Festival del giornalismo, domani parole e musica con Remo Anzovino

Dopo le due anteprime della scorsa settimana la quarta edizione del Festival del Giornalismo di Verona comincia ufficialmente domani,  martedì 27 febbraio, alla Fucina Culturale Machiavelli con l’incontro di “parole e musica” con il pianista e compositore Remo Anzovino in programma alle 21.00. 

Anzovino è uno dei compositori e pianisti più innovativi in circolazione, nuovo vero erede della grande tradizione italiana della musica da film, grazie ad uno stile musicale contemporaneo che incanta, ci fa sognare ma al contempo si collega con il mondo attuale.

Un compositore che è artista sia quando scrive per sé stesso sia quando mette la sua musica al servizio di altre discipline, e che racconterà anche la sua esperienza professionale e il percorso che lo ha portato ad affermarsi a livello mondiale come autore delle colonne sonore originali per i più importanti film della serie “La Grande Arte al Cinema”, che nel 2019 gli valse il Nastro D’Argento – Menzione Speciale Musica dell’Arte (Van Gogh tra il grano e il cielo; Hitler contro Picasso; Frida viva la vida; Gauguin in Tahiti; Le Ninfee di Monet; Pompei; Napoleone. Nel nome dell’Arte; Borromini e Bernini sfida alla perfezione; Portrait of the Queen. Queen Elisabeth II).

Il suo album “Don’t forget to fly” è stato votato il migliore in assoluto fra tutti quelli usciti in Italia nel corso del 2023 da Sky TG 24: pubblicato il 12 maggio 2023 da Believe International in tutto il mondo, è immediatamente entrato nelle più importanti playlist mondiali di musica classica e in Italia classifica FIMI tra gli album più venduti, come primo disco di musica strumentale più venduto in Italia.

Anzovino sarà nuovamente a Verona nell’ambito del Festival del Giornalismo anche nella mattinata di giovedì 29 febbraio per un workshop dedicato interamente agli studenti delle scuole medie e superiori di Verona dal titolo “La grande musica nell’arte”. 

Remo Anzovino nasce a Pordenone nel 1976 da genitori napoletani. Comincia a suonare il pianoforte da bambino, approfondendo da subito lo studio della composizione e dell’orchestrazione. Si laurea con lode a 24 anni in giurisprudenza all’Università di Bologna e diventa avvocato penalista.

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