Il Banco BPM ieri sera ha smentito “seccamente” ogni indiscrezione. Resta il fatto che La Stampa di questa mattina riporta abbastanza dettagli sull’incontro che si è svolto ieri a Milano fra Giuseppe Castagna, numero uno di BancoBPM, e Patrizia Grieco, presidente del Montepaschi Siena. Il Tesoro sta preparando la sua uscita dalla martoriata banca senese; un’operazione complessa che prevede lo scorporo dei crediti deteriorati, per 8 miliardi, destinati ad una bad-bank ancora di proprietà pubblica. Il Montepaschi, così ripulito, diventerebbe una “magnifica preda” per il mercato. Il Tesoro non sembra intenzionato a collocare sul mercato parte del 68% del capitale che controlla, preferendo una soluzione di sistema. BancoBPM sarebbe il candidato scelto anche da Bankitalia (non nuova a collocare a Verona banche così così…) e se via Nazionale decide è quasi automatico dire signorsì. Montepaschi ripulito, però, diventa automaticamente più fragile patrimonialmente. Servirà non soltanto acquisire la banca, ma anche rafforzare il patrimonio del “BancoMonteBPMPaschiSiena” o come vorranno chiamarlo. Già si parla di almeno 4 miliardi da chiedere al mercato. Staremo a vedere. Di Verona, per i vecchi sentimentali del credito, resterà comunque sempre di meno.