Serit adotta per i propri mezzi un dispositivo con cellule elettrolitiche per la produzione di idrogeno

L’idrogeno rappresenta una delle soluzioni più avanzate per essere usato come propellente non inquinante. Nel 2035 in Europa non potranno più essere usati i motori a scoppio che usano come combustibile i derivati del petrolio ai fini di salvaguardare l’ambiente limitando le emissioni di CO2. Una norma che lascia piuttosto perplessi circa la sua attuabilità concreta. Serit, la società che si occupa in provincia della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ha deciso di portarsi avanti. «In vista di questa scadenze -ha spiegato il presidente Massimo Mariotti- ci siamo mossi per tempo dal momento che Serit è una società sensibile alle tecnologie eco-sostenibili e alle tematiche ambientali e in collaborazione con Acca Industries – azienda del veronese- vuole sperimentare entro il 2022 un dispositivo di ottimizzazione delle prestazioni dei motori alimentati da qualsiasi tipo di carburante, ovvero una cella elettrolitica per la produzione di idrogeno che ne migliora le prestazioni riducendone inquinanti e consumi». Serit fa la raccolta differenziata in una sessantina di comuni con oltre 300 mezzi «per cui- spiega Mariotti- siamo orientati a una continua ricerca  e sviluppo di tecnologie innovative».

Sui veicoli verrà installato un dispositivo che produce una miscela di idrogeno e ossigeno per ridurre i consumi di carburante e la CO2 prodotta dalla combustione. Considerata la notevole valenza ambientale dell’iniziativa, Serit di concerto con la Federazione Autotrarportatori Italiani ha chiesto un contributo alla Regione Veneto, visto che tale dispositivo potrà poi essere utilizzato anche da altri mezzi dei vari enti territoriali, come i Comuni e le loro società partecipate.

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