Si è aperta la sagra delle promesse: dopo il traforo, il filobus

Michele Bertucco interviene nel dibattito politico: «Dopo le promesse sulla realizzabilità del traforo non poteva mancare la solita promessa sull’imminente ripresa dei lavori del filobus. La realtà è però ben altra: le Varianti di cui si parla dal 2015 sono ancora al vaglio della Provincia, ed è dunque assai improbabile che a luglio il presidente Amt Rupiani riesca a discuterne con il Ministero carte alla mano. Il Consiglio verrà sciolto tra pochi giorni e le probabilità di portarle in aula sono prossime allo zero.
Siamo di fronte quindi alla solita sagra delle promesse.
Se poi andiamo a vedere dal conto consuntivo del Comune quanti soldi Amt ha impiegato nel 2021 per il filobus, scopriamo che parliamo di appena 1,5 milioni di euro, cioè a dire che l’opera è praticamente ferma.
E tenendo conto delle elezioni, è più che probabile che anche nel 2022 non si muoverà nulla. Dunque, su quali basi Rupiani sostiene che l’intervento sarà completato entro il 2025?
Ferma è anche la realizzazione dei parcheggi scambiatori, ferma è la bonifica della discarica rinvenuta alla Genovesa. Le uniche promesse che il Sindaco è intenzionato a mantenere sono quelle che riguardano la spartizione delle poltrone con l’alleato leghista, per le quali, ad esempio, Bricolo è destinato alla presidenza della Fiera. Elezioni permettendo, naturalmente».

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