Nell’ambito delle nostre conoscenze c’è sicuramente qualcuno che non si vuole vaccinare. I più per paura di qualche effetto indesiderato o per sfiducia. Ma c’è uno zoccolo duro dei no-vax che è convinto che il vaccino sia “sperimentale e gli italiani stanno facendo da cavie” che secondo uno studio del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) di quest’anno arriva al 31,4% e addirittura c’è il 5,9% degli italiani che è convinto che il Covid non esista. Il 10,9% pensa che i vaccini siano “inutili e inefficaci” e il 12,7% che la scienza crei “più danni che benefici”.  All’interno del sondaggio le percentuali sono inversamente proporzionali al livello d’istruzione. 
Non è tutto.
Il 5,8%, praticamente la stessa percentuale di quelli che pensano che il Covid non esiste, è convinto che la terra sia piatta. Il 10% pensa che l’uomo non sia mai sbracato sulla Luna. Anche in questo caso sempre con la stessa proporzionalità inversa al livello d’istruzione. Che significa che meno uno è istruito più è suscettibile a farsi guidare dall’irrazionalità e aderire a certe teorie magiche e anti-scientifiche.

Se gli italiani che sono convinti che il Covid non esista, che i 130 mila morti siano un’invenzione, che i camion pieni di bare di Bergamo del 2020 siano stati una sceneggiata cinematografica organizzata per farci tutti fessi sono 3 milioni, non ci dobbiamo meravigliare delle manifestazioni no-vax. Sono loro che vanno a riempire le piazze, che rifiutano la mascherina, che preferiscono stare a casa dal lavoro pur di non farsi pungere il braccio. Effetto della libera informazione, ma anche disinformazione, che gira sul web. Il pensiero magico e l’irrazionalità propagandati con lo strumento che della razionalità è la quintessenza, il computer. Una contraddizione palese che i terrapiattisti che digitano la tastiera alla ricerca di prove della loro strampalata teoria non riescono neppure a cogliere.