Stasera torna a riunirsi in presenza il Consiglio Comunale di Verona dopo due anni. Verrà votata la Variante 29

Dopo più di due anni il Consiglio comunale di Verona torna a riunirsi in presenza. Tra i tanti danni e disagi del Covid c’è stato anche quello di impedire il normale funzionamento delle assemblee elettive, per cui i rappresentanti dei veronesi hanno comunque partecipato alle riunioni del Consiglio Comunale, ma da casa, a distanza, davanti al computer. Oggi con l’allentamento delle restrizioni, anche a Palazzo Barbieri torna la normalità. 

Leonardo Ferrari, Presidente del Consiglio Comunale, saluta con sollievo il ritorno alle riunioni in presenza: «In presenza è tutta un’altra cosa.- dice- Un’assemblea, un confronto politico non sono fatti solo di parole o di votazioni. Ci sono gli sguardi, le espressioni, i movimenti nell’aula di chi vi partecipa. E poi c’è l’atmosfera che si respira, a volte tranquilla, altre elettrica, come quando scoppiano le polemiche o i battibecchi.» Qualcosa di più vero, di più partecipato?

«Certo, anche se bisogna dire che il funzionamento dell’istituzione è stato garantito lo stesso». Magari con qualche polemica da parte dell’opposizione…

«Sì qualche polemica c’è stata, ma – precisa Leonardo Ferrari- tutto è sempre stato condotto regolarmente, secondo la legge. A Verona come in altre città italiane». E stasera si ricomincia col botto. Non è una seduta qualunque…

« Sì, quella di stasera non è importante solo per essere la prima seduta dopo più di due anni, ma anche perché è una delle più rilevanti dal punto di vista amministrativo. Stasera verrà approvata definitivamente la Variante 29, che è il più importante atto di questa amministrazione dato che delinea l’impostazione urbanistica di Verona per i prossimi anni. E anche perché rimette in moto l’economia della città.» E’ vero. Ma siete sicuri che venga approvata in questa seduta? Con gli emendamenti come la mettiamo?

«Penso proprio di sì. Degli 800 emendamenti che erano stati presentati – soprattutto dall’opposizione- ne sono stati ammessi 250. Di questi ne rimangono una sessantina che il Consiglio potrà accogliere o respingere in giornata. Quindi oggi la Variante 29 diventerà operativa». Sarà l’ultimo atto politico dell’amministrazione Sboarina, visto che mancano poco più di due mesi dalle elezioni?

«No – conclude Leonardo Ferrari- c’è ancora da discutere un provvedimento importante: la decisione di portare l’Amia ‘in house’, una scelta necessaria dopo lai fusione di Agsm con Aim finalizzata soprattutto a salvaguardare centinaia di posti di lavoro».

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail