Rana Verona, ultima trasferta a Cisterna. Stoytchev: “A volte una sconfitta può essere stimolante” 

(di Gianluca Ruffino) Si avvicina l’ora dell’ultima sfida esterna di questa regular season per Rana Verona, che domenica alle 18 scenderà in campo a Cisterna per la 21esima giornata di SuperLega. Sfida importante per entrambe le formazioni: i laziali sono ancora in corsa per l’ultimo posto disponibile per i playoff, gli scaligeri vogliono difendere il quinto posto ed evitare nelle fasi finali le prime due della classe. Nella conferenza stampa di presentazione dalla sfida sul campo di Cisterna Volley, coach Stoytchev ha parlato delle insidie della trasferta laziale. 

Le parole di Radostin Stoytchev

L’allenatore veronese ha presentato così i prossimi avversari: “Cisterna ha percentuali molto alte sia in ricezione che in attacco, con un palleggiatore come Baranowicz che distribuisce con grande precisione. Per affrontare bene questa gara dobbiamo tenere un livello di cambio-palla alto. Faurè è un giocatore che mi piace molto e che seguivo l’anno scorso, Ramon si è rivelato uno dei migliori battitori quest’anno, Nedeljkovic ha una percentuale molto alta a muro, vuol dire sa dare fastidio.

Giocano molto bene in casa, nel girone di andata abbiamo vinto, però non in maniera facile e ora ci aspetta una partita combattuta e complicata. La sconfitta contro Milano ci deve dare una motivazione forte per spingere ancora di più. In questi giorni che è stato con noi, Rapha ha raccontato alla squadra cosa significava una sconfitta. Bisogna essere arrabbiati e tornare a lavorare il giorno dopo, perché ogni tanto perdere una partita può essere stimolante”.

Tornando sulla brutta battuta d’arresto contro l’Allianz Milano, il coach scaligero ha dichiarato: “Contro Milano non abbiamo ricevuto e questo è stato il problema principale, che ha innervosito i giocatori e influenzato la prestazione non solo nella fase cambio-palla ma anche in quella di battuta, dove non eravamo lucidi. Nel secondo set una palla facile toccata dal muro è rimbalzata in mezzo al campo e due nostri atleti si sono scontrati e hanno discusso.

La partita forse sarebbe cambiata se avessimo preso quel punto, ma in ogni caso complimenti a Milano perché ha giocato molto bene. Come ripeto spesso, io non faccio calcoli, non mi interessano, non è nella nostra filosofia come società. Noi pensiamo a come fare il massimo in ogni partita. Non guardo i punteggi, il cammino è difficile e succede ogni anno perché tante società fanno i calcoli, ma noi no”. 

Stoytchev ha concluso spiegando la sua scelta di non fare cambi nella trasferta meneghina. “Amin ha avuto un fastidio durante il riscaldamento e di conseguenza non potevamo rischiarlo. Per fare entrare Jovovic avrei dovuto cambiare un altro italiano ed eravamo messi già abbastanza male. Questi cambi non fanno bene, sono Fantavolley.

Quando stai giocando male, non risolvi sostituendo qualcuno. Ognuno poi la può pensare come vuole. La partita si studia in diversi modi: all’inizio, a metà set, al time out e sappiamo dove cambia. A volte non si possono fare i cambi per vari motivi. Modulo con Keita schiacciatore e Amin opposto? Non può tornare utile. Per un set potrebbe andare bene ma non è una formula che si può utilizzare sempre.

Se avessimo avuto Keita dall’inizio della stagione avremmo potuto lavorare anche su questo, ma con la situazione che abbiamo avuto no. Noi dobbiamo pensare a come migliorare i suoi fondamentali. Non penso che questa sia la soluzione e soprattutto abbiamo gli stessi giocatori che hanno vinto contro Piacenza e Perugia” ha commentato l’allenatore di Rana Verona.

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