(di Bulldog) Onestamente, la campagna elettorale del Centrosinistra è oggi tutta sulle spalle di Michele Bertucco, Federico Benini, Elisa La Paglia e Tommaso Ferrari. Del candidato Damiano Tommasi, nessuna traccia. Una intervista alla Stampa di Torino (i suoi lettori sono notoriamente fondamentali per la vittoria a Verona) di cui si ricorda soltanto il suo mancato coraggio su Luca Zaia (l’ha votato o no? Non ricorda…nemmeno fosse una colpa così grave. Eppure ciascuno di noi sa esattamente cosa e chi ha votato anche vent’anni fa), poi il silenzio. Studia da sindaco, dicono.

Ma per diventarlo bisogna passare da quella cosa che si chiama “elezione”. E bisogna sporcarsi le mani con la campagna elettorale, bisogna toccare la gente (a volte pure quando fa schifo, però bisogna…), bisogna andare in giro, farsi vedere, sprecare tempo…è una faticaccia. Ma Tommasi questo non fa.

Non si presenta nemmeno quando c’è un evento di sport, benedetto dal suo vescovo, dove tante persone incontrano non soltanto i campioni dello sport, ma anche politici in un momento in cui chi fa sport, chi manda i figli in palestra, vuole vedere sul tema una certa coesione e continuità. Lo sport, argomento principe del nostro candidato in pectore. Ebbene, non c’era neppure all’Agsm Forum al Natale degli sportivi.  Ci fosse stato, avrebbe potuto salutare il vescovo, fare gli auguri a qualche centinaia di ragazzini, “mostrare la bandiera” al sindaco e, perché no,  marcare un po’ il territorio, provare a contenderlo al centrodestra. Macchè, niente da fare.

Si dimette un assessore? Lui tace. Si vende una partecipazione del Comune? Lui tace. Si cambia lo statuto della fiera? Lui tace.

Ha già buttato via due mesi di tempo utilissimi per costruire la propria immagine, per farsi conoscere. Tutti i media veronesi gli avrebbero dato spazio e risalto. Lui tace.

Forse era meglio candidare uno fra Michele Bertucco, Federico Benini, Elisa La Paglia e Tommaso Ferrari. Almeno avremmo un candidato già pronto, sul pezzo, in grado di contestare l’amministrazione, di sfidarla sui temi, sui progetti dal 2022 in avanti. Così, invece, avremo una campagna elettorale fatta di solo centrodestra. Peccato, sarebbe stato bello vedere una vera campagna elettorale…