Tosi, il Comune tagli Imu e Tari in base alla perdita di fatturato delle imprese. Non è uno sconto, ma un atto dovuto

Proposta di Lista Tosi e Fare Verona sugli aiuti e gli sgravi per le attività economiche e le imprese in crisi per la pandemia (nella foto Madda, via Mazzini oggi completamente chiusa). Le ha illustrate questa mattina in conferenza stampa Flavio Tosi con i Consiglieri comunali Alberto Bozza Daniela Drudi (Lista Tosi) e Patrizia Bisinella e Paolo Meloni (Fare Verona). Presenti anche il rappresentante dei commercianti di borgo Venezia Claudio Rubagotti e il commercialista Luca Recchia. Flavio Tosi ha detto: “Dopo aver proposto di destinare 10 milioni di ristori alle attività, oggi proponiamo degli sgravi di Imu e Tari in base alle perdite di fatturato nel 2020 (rispetto al 2019). È la nostra nuova mozione che presenteremo e discuteremo in Consiglio comunale ai primi di aprile in sede di previsione di Bilancio”.

“Sulla Tari – spiega Tosi – chiediamo che sull’esempio di quanto deliberato dal Comune di Vicenza, sia ridotta del 25% alle attività che hanno perso il 20-30% di fatturato; ridotta del 40% a chi ha avuto perdite del 35-50% per cento; del 70% a chi ha perso il 50-90% di fatturato; e del 95% a chi ha perso il 90-100%. Non sono sconti, è un atto dovuto, la Tari è una tassa sui rifiuti che produci, chi ha perso metà fatturato ha anche ridotto della metà i suoi rifiuti, giusto diminuire la tassa”.

Quanto all’Imu, “sia rinviata al 30 settembre la scadenza per la quota comunale della prima rata del 16 giugno. E sia ridotta al 9 per mille su tutti gli immobili che si trovano davanti ai cantieri del filobus” ha detto Tosi. Che ha ricordato: “Il Comune di Verona oggi non ha destinato nulla a famiglie e imprese in crisi, limitandosi a girare soldi dello Stato e mettendo qualche centinaia di migliaia di euro per alcune associazioni. Nonostante 35 milioni di avanzo di bilancio nel 2019 e 29 milioni nel 2020. A Cerea, Comune quindici volte più piccolo di Verona, hanno stanziato 250 mila euro per le attività economiche; significa che Verona dovrebbe mettere almeno 4 milioni. Basterebbero? No, ma sarebbero meglio degli zero euro messi sinora”.

Patrizia Bisinella ha detto: “Oltre a questo gigantesco avanzo di bilancio, ci sono i soldi che sta stanziando il Governo Draghi per gli enti locali, significa che Verona riceverà altri milioni di euro dopo i 5 ricevuti in precedenza. Quindi non ci sono alibi, l’Amministrazione finora ha fatto poco o nulla, prigioniera del suo immobilismo, l’auspicio è che ora si cambi verso e che possa venire accolta questa nostra proposta per famiglie, imprese, artigiani, commercianti, attività economiche, lavoratori autonomi. Si deve agire sul contenimento delle bollette, come fatto dagli altri Comuni”.

Paolo Meloni ha detto: “Chiedo che si guardi nel merito questa mozione e che non ci siano pregiudizi ideologici o motivi personali per bocciarla. Si deve pensare solo al bene della città”.

Claudio Rubagotti, rappresentante dei commercianti di borgo Venezia, ha detto: “L’Amministrazione non collabora con i cittadini e le attività commerciali, c’è una chiusura totale al confronto. Si pensi alla gestione dei cantieri del filobus, un disastro continuo. È arrivato il momento di mettersi al tavolo per confrontarsi e ringrazio Flavio Tosi per la disponibilità e per la sua proposta di sgravi fiscali, disponibilità che dalla Giunta non c’è”.

Luca Recchia, commercialista, ha detto: “Con i cantieri del Filobus le attività commerciali sono state murate dalla mattina alla sera. Alle imprese servono liquidità e sgravi, la Regione si è mossa, il Governo qualcosa ha stanziato, all’appello manca il Comune. Le attività economiche soffrono, io sono qua da tecnico, non sono un politico, ma parlo con Tosi perché so che i problemi li vuole affrontare. La sua proposta è importante, poter incidere su Imu e Tari è saggio. Dall’Amministrazione vedo un totale stallo, mancano le idee dove andare, se avessero 300 miliardi di euro non saprebbero come spenderli. L’Amministrazione preferisce mettere i soldi sulle partecipate, capisco che sono asset importanti, ma i soldi ci sono anche per venire incontro ai cittadini e alle imprese in crisi”.

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