Tra PMI innovative e studenti ITS un progetto di crescita: Fondazione Cariverona e Ca’ Foscari danno il via a Upskill

Sono 21, sette per ciascuna provincia, le aziende di Verona, Vicenza e Mantova selezionate per partecipare al progetto Upskill di Fondazione Cariverona e di Upskill 4.0, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con UniCredit come partner dell’iniziativa. Al Teatro Ristori la presentazione dei selezionati, che per Verona sono Officina Dario Pegoretti, Tenute Francesco Righetti, Infermentum, Càpe, Stampomeccanica, Reverse e Progetto Quid. Fino a settembre attraverso la piattaforma ideata da Upskill 4.0 le aziende prescelte lavoreranno con gli allievi degli ITS seguendo il Design Thinking, metodo per la gestione dei processi di innovazione che integra i bisogni delle persone e le opportunità offerte dalla tecnologia.

“La risposta delle imprese dei nostri territori alla sollecitazione del progetto Upskill è risultata più che promettente”, sottolinea il direttore generale di Fondazione Cariverona Filippo Manfredi, “con ben 51 manifestazioni di interesse, sintomo della necessità delle PMI di sviluppare processi di trasformazione e crescita. La strada scelta dalla Fondazione fa ben sperare per il futuro professionale degli studenti che saranno coinvolti in questa significativa esperienza, dato che il settore formativo degli ITS è oggetto di importanti investimenti anche con il PNRR”.

“Siamo convinti che le tecnologie costituiscano uno stimolo per rilanciare la crescita e l’occupazione”, aggiunge Stefano Micelli, presidente di Upskill 4.0. “Abbiamo imparato in questi anni che il coinvolgimento di ricercatori universitari e studenti ITS rappresenta un contributo efficace alla trasformazione organizzativa delle piccole e medie realtà del territorio. Le sfide selezionate da Fondazione Cariverona testimoniano un tessuto locale con grandi potenzialità che intendiamo sviluppare e comunicare nel modo migliore”.

Le sette aziende veronesi selezionate per Upskill
L’intervento del DG di Fondazione Cariverona, Manfredi

“Con il coinvolgimento delle imprese selezionate si avvia la parte operativa del progetto Upskill. L’opportunità che attraverso questo progetto offriamo al territorio è stata compresa appieno”, commenta Renzo Chervatin, responsabile Sviluppo Territori Nord Est di UniCredit, “come testimonia il grande interesse riscontrato tra le piccole e medie imprese con cui UniCredit si è interfacciata. Il nostro impegno per promuovere e valorizzare la formazione tecnica superiore è la prova concreta della volontà di favorire percorsi di crescita virtuosi come quello promosso da Fondazione Cariverona per tutti i protagonisti di questo ecosistema: privati, imprese e soggetti pubblici”.

Le sfide progettuali sono tutte legate a innovazioni di prodotto, con attenzione ai valori della sostenibilità ambientale e sociale, dell’innovazione di processo con nuovi modelli di produzione come l’upcycling o strategie di go to market; inoltre al miglioramento della comunicazione e della promozione dei prodotti tramite la creazione di siti, app e visite virtuali. Upskill troverà spazio nei prossimi mesi sul newsbrand digitale tuttoits.it, con informazioni utili per orientamento, lavoro, famiglie e imprese, per apprendere tutto ciò che serve sul mondo degli ITS.

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore attraverso un percorso biennale post diploma di scuola superiore. Espressione di una connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con quelle industriali, sono un’opportunità di grande rilievo. L’obiettivo è sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese. Di seguito, nel dettaglio, le aziende veronesi selezionate.

Cooperativa sociale Quid. Un progetto fondato nel 2013 da Anna Fiscale che si occupa di recuperare o acquistare tessuti derivanti da scarti industriali per dare vita a un modello di upcycling, creando così nuove linee di moda. È una cooperativa femminile all’84%, con donne di 18 paesi diversi, per un totale di 140 lavoratori. La sfida progettuale è la creazione di una linea di vestiti ricavata da rimanenze di fine stagione.

Tenute Francesco Righetti. In collaborazione con Giuseppe Campagnola ha dato vita negli ultimi dieci anni all’Azienda Agricola Roccolo del Lago, che produce vini biologici tipici del Veronese, oltre a essere location per eventi, matrimoni e degustazioni organizzate. La sfida progettuale consiste nella creazione di un tour virtuale dei vigneti biologici e della cantina.

Infermentum. Pasticceria artigianale che produce dolci lievitati senza utilizzare agenti chimici. La sfida progettuale consiste nello sviluppare una strategia di go to market per un apparecchio in fase di prototipazione, progettato per aiutare e facilitare la gestione (casalinga e non) della lievitazione dei prodotti di panificazione.

Càpe. Progetto sartoriale etico ed eco-sostenibile fondato da Nicoletta Baldo che produce prodotti in Econyl, un filato di nylon sostenibile, leggero e resistente ricavato tramite rigenerazione di scarti che si trovano nei mari. Nella produzione coinvolge SOS donna, una cooperativa che aiuta donne in difficoltà. La sfida progettuale consiste nella creazione e comunicazione di una capsule collection composta da tre capi genderless e modulari in materiali responsabili come nylon e ovatta di seconda generazione.

Officina Dario Pegoretti. Piccola impresa artigiana che si occupa di creare telai di bici personalizzati. La sfida progettuale consiste nel riuscire ad automatizzare alcuni momenti della produzione.

Reverse. Studio di architettura di interni ma anche laboratorio di produzione artigianale, attento alla sostenibilità. L’azienda propone una duplice sfida progettuale: da un lato punta alla ricerca di legni stabili, affidabili, disponibili, a casso impatto ambientale, che vengano da coltivazioni sostenibili; dall’altro suggerisce la ricerca di materiali riciclati (non necessariamente legnosi) che possano essere lavorati con gli stessi macchinari già utilizzati nella creazione di oggetti in legno.

Stampomeccanica. Azienda di produzione di stampi per deformazione a freddo della lamiera tramite l’utilizzo di programmi di progettazione e programmazione CAD, CAM e 3D. La sfida progettuale ha come obiettivo quello di migliorare la presenza online dell’azienda.

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