C’è un modo per saper dove comprare i “gratta e vinci” vincenti?  Il 19 aprile Striscia la Notizia aveva affrontato il tema rifacendosi ad un’inchiesta giornalistica del 2017 il cui autore s’era recato addirittura in Florida, dove vengono stampati i biglietti in una sede blindata con telecamere interne che funzionano h 24 e riprendono qualsiasi movimento. Il sistema è impenetrabile. Risponde solo ad un algoritmo criptato. Solo che poi vengono spediti in Italia. Per sapere dove si trovano i biglietti vincenti bisognerebbe mettere insieme il cartaceo proveniente dagli USA alla parte informatica custodita in Italia. Lottomatica assicura che l’accesso alle informazioni chiave è consentito solo a una decina di dipendenti controllatissimi. L’unico sistema sarebbe che si associno dipendenti dei due compartimenti, quello cartaceo e quello informatico, che poi dovrebbero avere il collegamento con i tabaccai che vendono i biglietti sul territorio. Insomma ci vorrebbe una vera organizzazione criminale.  

E il muratore brasiliano di Monzambano, 6 chilometri da Peschiera, che ha vinto 3 milioni di euro  al “gratta e vinci” con due biglietti comprati a distanza di una ventina di giorni, uno a Garda e l’altro nel mantovano, non pare essere inserito in alcuna organizzazione.

“Si tratta di un grande colpo di fortuna” spiega l’avv. Giovanni Chincarini che lo assiste in questa vicenda. “C’è un’indagine in corso a Roma su possibile truffe alla Lottomatica per altri motivi, ma non c’entra niente con il mio cliente. Lui – continua l’avv. Chincarini- ha l’abitudine di comprare interi pacchetti di “gratta e vinci”. Spende anche 300 euro per volta. Aumentano quindi le probabilità di grosse vincite. In passato ha vinto altre cifre, anche se modeste, ma alla fine è andato quanto meno in pari.” Insomma, un colpo di fortuna. Improbabile quanto si vuole. Almeno quanto riuscire a mettere assieme i dati per compiere una truffa.