Turismo odontoiatrico anche in Inghilterra e Spagna. I rischi per i pazienti e per i dentisti

Il turismo odontoiatrico non è solo un fenomeno italiano. Se dalle nostre città c’è chi va in Croazia – ma anche in Romania, in Ungheria, in Albania e in Slovenia-  per mettersi a posto la bocca, qualcosa del genere avviene anche in  Inghilterra e Spagna. Solo che devono andare fino in Turchia

La British Dental Association, denuncia il fenomeno come un’emergenza. I tour odontoiatrici sono promossi attraverso i social, reclamizzando prezzi bassissimi, denti bianchi e sorrisi splendenti. Soprattutto su TikTok: 300 mila visualizzazioni. Prezzi bassi e risultati stupefacenti in tempi ridottissimi: questo il richiamo sul quale il presidente della Bda mette in guardia: “I dentisti sono consapevoli che molte persone hanno problemi ad accedere alle cure e potrebbero essere tentate di andare all’estero per ottenere cure a costi ridotti”. Ma ciò comporta dei rischi. Lo ha dimostrato una campagna informativa condotta dall’Associazione dei Dentisti Britannici con la BBC. Il 94% dei dentisti consultati ha dichiarato di aver trattato pazienti che si erano rivolti all’estero. In particolare dei 1.000 dentisti consultati, 597 hanno dovuto curare pazienti con gravi problemi insorti dopo il loro ritorno dalla Turchia: infezioni, ascessi e difficoltà masticatorie.

Per arginare il fenomeno e mettere in guardia i cittadini britannici si è mosso il BDA (il Servizio Sanitario del Regno Unito) che ha dedicato una sezione del suo sito internet per guidare i cittadini ad una scelta consapevole, mettendoli di fronte a tutta una serie di dubbi e criticità prima di intraprendere il viaggio.  

Non sarebbe male se lo stesso venisse fatto anche dal nostro SSN, perché, comunicato da un’istituzione pubblica, il messaggio è più credibile che non dato dalla categoria dei dentisti, che potrebbero sembrare interessati.

Oltretutto il turismo odontoiatrico comporta dei problemi medico-legali sulla responsabilità dei dentisti che devono rivedere le cure effettuate all’estero. Il dentista che mette mano al lavoro di un altro collega ne diventa responsabile se poi nascono problemi. Esempio: una corona da rifare su un dente devitalizzato. Se dopo anni il dente ha dei problemi perché la devitalizzazione fatta dal dentista turco o croato non era il massimo, la colpa ricade sul dentista che ha rifatto la corona, perché non si era accorto del problema.

La conseguenza è che in Inghilterra molti dentisti evitano di vedere pazienti che si sono rivolti per le cure all’estero, che così stentano a trovare chi li cura. Per questo vengono chieste maggiori garanzie legislative sulle conseguenze medico-legali del trattamento di pazienti che si sono curati all’estero.      

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