Ufficio comunale del lavoro e “disability manager” nel programma di Tosi per il sociale

Un vasto programma sul sociale e il terzo settore, fondato su quattro pilastri: famiglia, anziani, giovani, persone diversamente abili. Flavio Tosi questa mattina lo ha illustrato al bar Zen di Piazza Corrubio, assieme alla Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Anna Maria Leone, coordinatrice dei gruppi di lavoro che con Tosi hanno scritto il programma, e a Federico Martinelli e Paola Murari che hanno collaborato alla stesura del programma.

“Oggi un’Amministrazione comunale può e deve aiutare e sostenere in primis le famiglie della nostra città, colpite da una crisi sociale ed economica devastante dopo il Covid e i rincari energetici spropositati dovuti alla guerra. Ci sono nuclei familiari e giovani coppie in difficoltà” ha detto Tosi. Che poi ha parlato di anziani e giovani: “Vanno migliorati e accresciuti i servizi per la popolazione anziana, con più spazi di aggregazione sociale e ludica e la riapertura degli uffici periferici dell’anagrafe che sono stati tutti chiusi. Il tema dei giovani lo leghiamo in primis al lavoro: tante ragazze e ragazzi lo cercano ma non lo trovano, lo stesso succede alle imprese che invano ricercano figure professionali. La nostra idea quindi è facilitare l’incrocio tra domanda e offerta, istituendo un ufficio comunale del lavoro. Poi attueremo politiche di housing sociale, cioè metteremo a disposizione di giovani e anziani una offerta abitativa in modo da favorire lo scambio intergenerazionale”. C’è poi la questione sociale ed etica di rendere Verona una città a misura delle persone diversamente abili, ha sottolineato Tosi: “Significa superare le barriere architettoniche, ma non solo, la nostra idea è utilizzare gli strumenti più moderni per facilitare la vita a chi ha una disabilità. Per questo istituiremo la figura del disability manager, un dirigente pubblico che si coordinerà costantemente con il Sindaco e tutti gli assessorati nei lavori di Giunta”.

Per avere il polso della città, Tosi punta anche a riaffermare come punto di riferimento del territorio le parrocchie: “Non per una questione religiosa, ma per il loro radicamento capillare nei quartieri. Le parrocchie infatti sono il termometro di ogni zona della città, frazione o rione, conoscono le famiglie e le persone in difficoltà. È dunque fondamentale confrontarsi con loro, possono essere strumento essenziale per raccordare famiglie e cittadini con l’Amministrazione comunale”. “Non promettiamo la luna – ha concluso Tosi – il nostro è un programma concreto e realizzabile”.  

Anna Maria Leone ha aggiunto che “è un programma che guarda lontano, frutto di un lavoro di squadra con associazioni, volontari e i professionisti del terzo settore. Tosi ha partecipato a tutti gli incontri dei gruppi di lavoro. I politici vengono spesso a chiedere i voti a noi del terzo settore, ma a fare la differenza è la credibilità:  Tosi c’è sempre stato in questi anni,  ha sempre voluto ascoltare e confrontarsi, lui non è uno che si fa vedere solo prima delle elezioni”. La parola chiave del programma per Leone è “sussidiarietà, un principio non solo cristiano ma anche laico, sancito dall’articolo 118 della Costituzione: accanto al Sindaco Tosi non ci saranno solo gli Assessori e i Consiglieri comunali, ma anche le associazioni, il volontariato e le parrocchie. Il perno del programma è la famiglia, cioè genitori che perdono il lavoro, giovani coppie che non riescono a costruire il loro futuro, ma anche madri single e genitori separati. E quel che è fondamentale quando si attuano politiche per la famiglia, o per la disabilità è non creare ghetti, ma accoglienza, pari opportunità e inclusione”.

Federico Martinelli ha spiegato cosa farà il disability manager: “È un professionista del mondo del sociale e della disabilità, sarà a servizio dell’Amministrazione come figura di coordinamento tra i singoli assessorati per quelle che saranno tutte le politiche di inclusione e di abbattimento barriere architettoniche”.  

Paola Murari ha parlato dei progetti sull’infanzia: “Per una Verona amica delle bambine e dei bambini. In concreto vogliamo realizzare nuovi percorsi di giochi guidati in ogni quartiere della città, migliorare le aree verdi in un contesto ludico e, una volta al mese, organizzare nel weekend degli spazi dedicati ai giochi di gruppo e agli sport di squadra. Altre iniziative: il teatro dei burattini, racconti di favole dal vivo, laboratori e biblioteche-ludoteche nei quartieri, domeniche nelle fattorie didattiche per educare al rispetto dell’ambiente e la manifestazione Bambini in bici per insegnare l’educazione stradale con la collaborazione della Polizia Locale”.

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