Valdegamberi: “Bisogna aspettare il morto per frenare la crescita dei grandi carnivori? No ai lupi tra le case” 

Stefano Valdegamberi è nato e abita in Lessinia. Per lui il problema lupi è qualcosa di diverso da come viene percepito da chi vive in città. Lui in montagna c’è nato e ci vive. E la percezione che ha del problema è qualcosa che tiene il vissuto quotidiano di molti suoi conterranei. ‘Tutti bravi dal divano’ è il titolo di un programma di calcio di Dazn. Si potrebbe dire la stessa cosa per i lupi. Dal divano della propria casa in città è facile dire come affrontare il problema lupi. Molto meno per gli abitanti e gli allevatori della Lessinia.

«È da anni che dico che la presenza dei grandi carnivori in territori fortemente antropizzati come i nostri può costituire un pericolo- questo affrena Valdegamberi-. Dobbiamo aspettare il morto per rendercene conto? Le predazioni di animali allevati sono un fatto quotidiano che ormai non fa più notizia. In questi giorni giungono immagini di possenti lupi filmati mentre gironzolano nei paesi di notte, attorno alle pensiline degli autobus dove alla mattina presto i ragazzi si recano per andare a scuola in città. La gente ha paura dì addentrarsi nei boschi. Tutto questo per colpa di posizioni ambientaliste ideologiche di chi vive l’ambiente da lontano, con una visione fiabesca o da cartoon. Il disinteresse dei decisori politici su questo è totale perché incalzati dagli pseudo-ambientalisti temono di essere criticati e di perdere consenso. Hanno ragione i genitori del ragazzo sbranato a denunciare ambientalisti e politici. Dobbiamo aspettare il morto? 

Prepariamoci ora per il lupo. L’incapacità dell’Italia di ridurre il numero di lupi oggi eccessivo, come hanno fatto altri Paesi europei, sta facendo aumentare ogni giorno il rischio non solo per gli animali domestici ma anche per le persone che vivono in certi territori. Prima che succeda qualcosa si metta un freno. Invito i rappresentanti del Parlamento – conclude Valdegamberi- a far approvare una proposta di legge che ho da anni inviato ai ministri competenti. Non sono accettabili i lupi in mezzo ai paesi: perché i cani randagi si devono catturare mentre i lupi possono muoversi indisturbati tra le case».

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