Vede passare la sua auto che era stata rubata e fa arrestare il ladro

Ricettazione, porto abusivo di armi, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli: sono questi i reati contestati a un 43enne fermato giovedì pomeriggio dagli agenti della Volanti a bordo di un’auto rubata.

A segnalare l’uomo un cittadino che ha chiamato il 113 dopo aver visto transitare in viale Colombo l’auto di cui aveva denunciato il furto il mese scorso. Grazie alle indicazioni fornite dal proprietario, gli agenti delle Volanti sono riusciti a rintracciare tempestivamente la vettura in via Longhena e a bloccare il conducente, che non è riuscito a giustificare in alcun modo la sua presenza alla guida del veicolo rubato.

All’interno della vettura i poliziotti hanno rinvenuto un computer, un paio di auricolari airpods, un borsone, due smartphone e due tessere sanitarie, tutti oggetti risultati riconducibili ad almeno tre diversi episodi di furto su veicoli in sosta denunciati nei giorni scorsi.r

Dentro l’auto, inoltre, gli operatori hanno trovato tre chiavi elettroniche di auto BMW e Mercedes, due coltelli a serramanico, un martello frangi vetro e un pacchetto di sigarette contenente due involucri di sostanza stupefacente, che le successive analisi condotte da personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica hanno appurato essere eroina e hashish.

Gli approfondimenti hanno consentito, inoltre, di appurare che il 43enne risulta gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, oltre ad annoverare condanne per i delitti di furto, furto aggravato, ricettazione, maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e per reati in materia di stupefacenti.

Al termine degli accertamenti, il 43enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di ricettazione e denunciato per porto abusivo di armi, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. E’ stato quindi portato in carcere a Montorio, in attesa dell’udienza di convalida.

L’auto rubata e parte della refurtiva trovata al suo interno sono già state restituite ai legittimi proprietari, mentre sul restante materiale rinvenuto sono ancora in corso ulteriori accertamenti finalizzati a definirne con certezza la provenienza.

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