(Di Gianni Schicchi) Francesco Fiore si è imposto fin da giovane, come uno dei musicisti più interessanti dell’ultima generazione, intraprendendo un’intensa attività concertistica quale ospite regolare delle più prestigiose società concertistiche in Italia ed all’estero. Allievo del grande Bruno Giuranna, dal 1991 è prima viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma: ruolo ricoperto anche con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, Milano Società del Quartetto, Torino Unione Musicale, Accademia Chigiana di Siena. E’ membro del Quartetto Accardo, con il quale ha recentemente riscosso vivissimi consensi di critica e pubblico con la prima esecuzione assoluta del Quartetto n. 5 di Fabio Vacchi alla Società del Quartetto di Milano.

Sarà ospite e direttore (e compositore) del concerto che I Virtuosi Italiani eseguiranno nello spazio di San Pietro in monastero, venerdì 24 marzo (alle ore 20) con un programma che alternerà brani con la viola solista a brani per soli archi, con l’ambizioso proposito di accostare a grandi capolavori del secondo metà Ottocento, la musica dei nostri giorni, concepita con l’intento e il desiderio di dimostrare che il linguaggio del passato può essere vissuto ed interpretato anche in chiave moderna, senza perdere di autenticità e cercando di parlare con sincerità e spontaneità agli ascoltatori.

Il programma di questo concerto comprende, in apertura la Romanza in fa maggiore per viola e orchestra di Bruch, proposta nella versione per archi di Francesco Fiore. Seguiranno due brani composti da Francesco Fiore, il Concerto in un movimento in sol minore per viola e orchestra e – in prima esecuzione assoluta – il Postludio per orchestra d’archi.