Venezia è scesa per la prima volta sotto la soglia dei 50mila abitanti nel centro storico. Secondo i dati dell’ufficio statistica del Comune al 10 agosto la popolazione residente nei quartieri della città storica (compresa la Giudecca) è di 49.997 persone
Lo spopolamento di Venezia sta andando avanti da decenni e sembra ormai un processo inarrestabile. Solo 20 anni fa il capoluogo contava 64.000 residenti. Oggi è scesa sotto i 50 mila abitanti. L’ufficio statistica parla di ‘centro storico’, in quanto il territorio comunale comprende anche l’abitato in terraferma di Mestre, dove molti veneziani si sono trasferiti nel coso degli anni per le indubbie ed evidenti difficoltà legate alla situazione della città lagunare. Ma Venezia è Venezia, cioè è la città antica che tutti abbiamo sempre conosciuto e ammirato e che vengono a visitare da tutto il mondo. Mestre è un’altra cosa, un’altra realtà, del tutto diversa, tanto che ha chiesto più volte di staccarsi da Venezia.
Ma il declino della Serenissima sembra ormai segnato. Le esigenze ed i ritmi della vita di oggi rendono sempre più difficile svolgervi le normali attività lavorative, per cui la città vive oggi di turismo, con tutto l’indotto, e del ruolo che ha come sede del Consiglio e della Giunta Regionale del Veneto, anche se per evidenti ragioni logistiche alcune rappresentanze sono già state collocate in terraferma o in altre province.
Un declino, quello di Venezia, che se da una parte può generare una certa tristezza o nostalgia per i bei tempi andati e la passata grandezza, dall’altra può rappresentare una grande opportunità per Verona che è oggi la più grande città del veneto per popolazione. Un dato in sé non determinante, ma che se fatto pesare adeguatamente potrebbe giocare a favore della nostra città in vari modi. Ma questo dipende molto dai nostri amministratori e dai nostri rappresentanti ai vari livelli. Gli strumenti ci sono. Basta solo pensarci ed avere la volontà politica di fare qualcosa di serio per il futuro della nostra città.