Verona alla sfida delle infrastrutture: queste le novità fra autostrade e Tav

A4, A22, parcheggio scambiatore per la Fiera e per la nuova mobilità urbana, TAV-TAC sulla rotta del Brennero: Verona assiste al cambiamento di pelle della sua rete infrastrutturale. E queste sono gli ultimi aggiornamenti emersi dal webinar dell’Ordine degli Ingegneri nell’ambito della rassegna Open.  

A22 del Brennero: «E’ attualmente un’autostrada a due corsie per senso di marcia sulla quale grava un costante ed elevato traffico commerciale al quale si sommano, durante i giorni festivi, picchi di traffico turistico che aumentano la presenza dei veicoli persino del 90% –  evidenzia il Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero, Carlo Costa -. In trent’anni il traffico è raddoppiato e nel 2019 abbiamo assistito al più elevato volume di sempre. L’obiettivo è di aumentare la capacità della A22 e la sua già elevata sicurezza senza consumo di suolo. Tra Verona e Modena realizzeremo la terza corsia utilizzando il sedime attualmente libero tra le due carreggiate, andando a ridisegnare l’innesto con la A1. Tra Bolzano sud e Verona, invece, completeremo l’adeguamento infrastrutturale necessario per estendere la corsia dinamica, già in parte potenzialmente operativa, con una spesa complessiva di circa un miliardo di euro”. La corsia dinamica, già diffusa in altri Paesi europei, utilizza la corsia di emergenza opportunamente allargata per aumentare la capacità dell’arteria in situazioni di traffico intenso. “È evidente – aggiunge Costa – che, per funzionare abbisogna di un complesso sistema di segnalazione all’utenza che indichi le corsie disponibili e le velocità da mantenere per rendere il traffico più fluido. Tra Trento e Rovereto la sperimentazione fatta sulla modulazione della velocità attraverso il progetto BrennerLec ha portato a una riduzione dei tempi di percorrenza del 30%. In futuro non aumenteremo la capacità delle strade aggiungendo corsie, ma rendendo più efficienti quelle esistenti grazie a modelli dinamici di gestione capaci di rendere il traffico più ordinato, scorrevole e sicuro”.

A4 Brescia-Padova. Le criticità non cambiano, e persino raddoppiano, passando all’A4, dove il traffico giornaliero medio è di circa 95 mila veicoli al giorno. Per questo è in corso un dialogo con il Ministero per la realizzazione di un’eventuale quarta corsia.  Bruno Chiari è il direttore generale di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. “L’A4, nella sua interezza, è la seconda autostrada più trafficata d’Italia. Il nostro compito è di gestire al meglio l’infrastruttura sia dal punto di vista delle manutenzioni sia nella sua evoluzione con la realizzazione di interventi significativi a servizio del territorio e in sinergia con le amministrazioni locali”. Oltre agli interventi già in corso nel tratto di Montecchio, dove si trova l’interconnessione con la pedemontana veneta, e al nuovo casello di Castelnuovo del Garda, indispensabile per sgravare una situazione parecchio congestionata specie nei mesi estivi, ciò che più interessa la nostra città è senza dubbio il rifacimento del casello di Verona Sud.

“La continua espansione degli insediamenti commerciali e la crescente frequenza di grandi eventi pubblici, dalle fiere alle manifestazioni e i concerti, ha reso improrogabile la necessità di rivedere in toto la viabilità del nodo di Verona Sud di concerto con l’amministrazione comunale per alleggerirne la pressione viaria e così migliorare l’accesso al centro città per chi arriva dall’autostrada, il collegamento con la stessa alla tangenziale sud e al parcheggio scambiatore”, puntualizza Chiari. “La realizzazione dell’opera, articolata in due lotti funzionali, prevede una prima fase di realizzazione di un nuovo asse di collegamento, lungo Via Morgagni-Genovesa, tra la città, la tangenziale, il parcheggio, il terminal filoviario, e la rotatoria di via Vigasio, da realizzare entro il 2024, e una seconda fase, che si concluderà progressivamente negli anni a seguire con lo sdoppiamento degli impianti di casello, la realizzazione di un’ampia rotatoria e la rivisitazione della viabilità sviluppata a più livelli dando vita ad una nuova piazza in sotterranea non a caso denominata «Piazza Ipogea». Si tratta di una realizzazione particolarmente innovativa ed ambiziosa”.

Mobilità su ferro. “Fra sette anni” evidenzia Carlo De Giuseppe, direttore commerciale Nord-Est di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) “le imprese ferroviarie avranno due binari in più e sul lato della Zai, speculare a quella già esistente, nascerà una nuova stazione interamente dedicata all’alta velocità”. Entro il 2027 ulteriori realizzazioni assicureranno la funzionalità di nuovi binari sulle linee Milano-Venezia e Verona-Brennero. “Si tratta di interventi progettati con moderni criteri di potenziamento e che hanno come snodo centrale proprio Verona”, spiega De Giuseppe. La data di attivazione della linea ferroviaria Brescia-Verona è fissata al 2025. L’attivazione della Verona – Padova, nel tratto fino a Vicenza, è prevista invece per il 2027.

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