Verona c’è anche per i senza casa. Il piano organizzato dal Comune per farli dormire al caldo

Emergenza freddo, dal 1 dicembre parte il servizio del Comune per l’accoglienza invernale delle persone che vivono in estrema marginalità. Durerà fino a 31 marzo. Rispetto all’anno scorso ci sono 60 posti in più a disposizione per accogliere i veronesi senza casa costretto a dormire per strada. Nonostante il venir meno dei 62 posti all’Asilo notturno Camploy in ristrutturazione, la capienza delle strutture disponibili passa dai 182 posti letto dell’inverno scorso ai 264 di quest’anno. Il rafforzamento dei posti letto disponibili e le attività di supporto sono realizzati  in collaborazione con tutti i soggetti pubblici e del privato sociale coinvolti nell’attività di aiuto e con il sostegno di Fondazione Cariverona che finanzia i servizi Caritas. Il servizio prevede anche la fornitura del pasto caldo serale. Accanto ai 128 posti attivi durante tutto l’anno (40 messi a disposizione da ”Il Samaritano” e 45 suddivisi tra il dormitorio di via Spagnolo, quello di via Fedeli e quello di via Mulino Nassar, 8 a via Volta, 5 a Milonga, 4 Casa Solidale, 8 nelle unità abitative, 4 Casetta, 4 Comunità dei Giovani, 10, Self Help), ne saranno messi a disposizione ulteriori 95. I nuovi posti letto saranno disponibili: 24 alla struttura Ca’ d’inverno in via Corbella, per soggetti vulnerabili che necessitano di un’accoglienza anche diurna e di assistenza. Un servizio, quest’ultimo, realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana.

Ancora, 18 posti alla struttura in San Zeno in Monte, gestita dall’associazione Casa Nostra; 18 dal Centro Cooperazione Giovanile Internazionale alla Casa Bertoni in via Mazza; 25 presso il Convento dei Frati di San Bernardino, 10 Ca’ Burana. Quest’ultima struttura è dedicata all’accoglienza notturna di bassa soglia per interventi emergenziali di messa in sicurezza di persone senza dimora intercettate dalla Polizia locale e dall’Unità di Strada nel corso delle proprie attività serali e notturne. Per le donne accanto ai 10 posti dell’asilo notturno di via Molise, ci sono  ulteriori 2 posti messi a disposizione da Pia Opera Ciccarelli, 5 nelle strutture residenziali di via Galilei e 4 in quelle del Nassar, per un totale di 21 posti letto. Il servizio di assegnazione dei posti sarà gestito dallo Sportello Unico Accoglienza che già coordina le richieste dei posti letto per l’accoglienza “ordinaria”. All’interno di questo servizio, che prevede l’ascolto di chiunque senza dimora esprima il bisogno di un posto letto, lo Sportello si attiverà, come per gli anni passati, in un’attività di “filtro” anche per il target di utenza di cittadini extracomunitari in possesso di un documento identificativo, ma privi di un permesso di soggiorno. Attivo anche quest’anno l’ambulatorio medico allestito al Tempio Votivo, dove viene predisposto sia lo screening preventivo all’accesso, volto all’individuazione di casi d’infezione da Covid 19, che il monitoraggio successivo degli ospiti, per valutarne lo stato di salute effettivo.

I soggetti positivi che necessitano di quarantena e di rispettare le misure di prevenzione e sicurezza, saranno ospitati nella struttura di San Fidenzio messa a disposizione della Caritas con altri 20 posti. “Verona è una città bella fuori e dentro, – ha detto l’assessore ai Servizi Sociali Daniela Maellare-  ricca di un ampio e strutturato volontariato sociale, che ci consente di portare aiuto a tutti coloro che sono nel bisogno. Nel corso degli anni l’intensa collaborazione tra i servizi istituzionali comunali, le agenzie del privato sociale e le associazioni di volontariato cittadine, hanno consentito di fronteggiare adeguatamente i rischi per l’incolumità delle persone in strada, legati al freddo intenso.

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