A voler essere clementi – qui il video dell’incontro col sindaco Federico Sboarina – la collaborazione fra Verona e Tirana era iniziata con tante belle speranze poi finite nel tritacarne della campagna elettorale con una coda che è proseguita anche negli anni successivi e che, si vedano di seguito le osservazioni di Michele Bertucco, certamente ripartiranno. Ma i dati sono chiari: il volto di Tirana è cambiata a detta di tantissimi testimoni non interessati. La pulizia del centro storico è svizzera ed è il segno plastico che la collaborazione con Agsm ed Amia funziona. Tanto che l’appalto è stato ampliato, e oggi il modello scaligero-albanese copre le esigenze di metà dell’intera Tirana, una metropoli da 1,1 milioni di abitanti.  La previsione di sviluppo di Eco Tirana prevede, entro la fine del 2022, che la società offra servizi a tutta la capitale albanese raggiungendo un fatturato annuo di 10 milioni di euro e arrivando a oltre 1000 dipendenti. Il sindaco della capitale albanese è impegnato in una due giorni di colloqui fra Verona e Vicenza per sviluppare la collaborazione con imprenditori, enti economici e le municipalità, anzi soprattutto con le realtà pubbliche «Perchè dopo cinquant’anni di comunismo – ha spiegato all’Adige Erion Veliaj – ci siamo illusi che i “privati” potessero fare tutto e meglio. Ma il bilancio di trent’anni di capitalismo selvaggio è negativo: i servizi non sono migliorati, anzi sono spesso preda della malavita che ha interesse ad incassare i canoni, ma non a svolgere il servizio. Un pubblico regolatore, ma anche attore e promotore, è il modello vincente per la Tirana di domani».

“La sinergia che si è creata tra noi e la città di Tirana è un vero e proprio vanto – ha sottolineato Casali -, e siamo molto orgogliosi di poter fornire a una capitale europea un servizio che, nel futuro imminente, darà risposta a quasi 500mila abitanti. Siamo molto soddisfatti perché Tirana riconosce alla nostra società Eco Tirana impegno, devozione, serietà e trasparenza. Ci sono numeri di scala molto importanti per entrambe le parti e questo dimostra come la collaborazione internazionale tra due nazioni -legate da una fraterna amicizia, una storica collaborazione e un feeling umano e culturale molto sviluppato- possa produrre ottimi risultati. Eco Tirana è in fase di espansione e il bilancio passerà da 3 a 4,7 milioni di euro. La qualità dei servizi erogati sarà ulteriormente migliorata attraverso il posizionamento di cassonetti, in parte interrati, con tecnologia automatizzata nella parte turistica e business”.

Per Michele Bertucco: «E’ curioso che lo stesso Sindaco, Federico Sboarina, che nel 2017 disse peste e corna della missione albanese di Agsm tanto da prometterne solennemente la chiusura, non solo non abbia mantenuto la promessa, ma abbia rinsaldato i legami della missione nel 2019 ricevendo dal Sindaco di Tirana le chiavi della città, e si appresti oggi a ricambiare la cortesia ospitando a Verona il primo cittadino della capitale albanese spacciando il tutto per grandi e importanti rapporti internazionali. Intanto sulla missione albanese resta l’opacità più assoluta. Le attività di Agsm sono ancora operative e tutte le società ancora in piedi. I cittadini veronesi non conoscono neppure la composizione del nuovo consiglio di amministrazione di Agsm Albania Holding e delle sue sottopartecipate che al sottoscritto risultano essere state imbottite di politici ex amministratori Agsm rimasti senza poltrona dopo la fusione con Aim. La virata era già osservabile durante la presidenza Croce di Agsm ed è stata mantenuta per tutto il mandato amministrativo grazie al pretesto della mancata risposta da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad un interpello inviato da Agsm e dal Comune di Verona».