Zaia al Vnitaly: gli attacchi dell’Ue al nostro vino sono attacchi alla nostra identità

“I babilonesi disegnavano la parte del mondo che loro conoscevano e al centro ci mettevano Babilonia.Il salone del vino è come Babilonia, qui vengono tutti, non si può non passare per il Vinitaly”.
All’inaugurazione del Vinitaly Zaia ha fatto questo paragone storico per indicare come la manifestazione dei VeronaFiere sia centrale nel mondo del vino e attragga nei suo quattro giorni di eventi la presenza di molti rappresentanti del governo e della politica.
Il governatore del veneto non ha perso l’occasione per criticare le nuove normative Ue sul vino.
Solo il Veneto, ha ricordato Zaia, con 12 milioni 500 mila ettolitri di produzione rappresenta il 36% dell’export nazionale, per un valore di 2,8 miliardi di euro. ”Questa è una aggressione che penalizza il nostro Paese dal punto di vista economico. Ma è anche una battaglia identitaria, che noi dobbiamo condurre fino in fondo. Si inizia con l’etichetta del vino, che è un modo per togliere identità ai territori – ha affermato Zaia – si passa alla carne sintetica e poi ovviamente verranno messi a repentaglio i 4.500 prodotti tipici italiani, tra i quali 350 prodotti tipici veneti”

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