Niko Cordioli torna in prima linea. Il presidente uscente di Ater Verona (dimessosi con 4 mesi di anticipo rispetto alla fine del mandato previsto per fine agosto) punta a portare avanti gli interessi del Villafranchese nelle elezioni regionali del 31 maggio. A Verona è stata ufficializzata la sua candidatura con la «Lista Tosi per il Veneto». Una decisione coraggiosa, quella di mettersi di nuovo in gioco, visto che non ha incassato l’appoggio di consiglieri e assessori di maggioranza e opposizione dell’attuale amministrazione comunale. «Purtroppo ancora una volta i protagonisti della politica locale hanno dichiarato di portare preferenze a persone candidate per il Centrodestra non residenti a Villafranca – sottolinea -. Invece per Villafranca sarebbe una grande opportunità avere finalmente un proprio rappresentante in seno al consiglio regionale. Ho deciso di appoggiare la candidatura di Flavio Tosi perché, allargando il discorso, sarebbe una grande opportunità anche per i veronesi riportare la presidenza della Regione Veneto in terra scaligera dopo 40 anni». Cordioli spera che i cittadini villafranchesi sappiano dare un messaggio chiaro indicando nelle urne un villafranchese doc e soprattutto che i cittadini riescano dove la classe dirigente del Centrodestra di Villafranca ha sempre fallito. «Di questo stato di cose mi sento compartecipe – ammette Cordioli – e mi assumo le mie responsabilità per un Centrodestra che si presenta sempre diviso. Basterebbero i votanti di Villafranca per fare eleggere un proprio cittadino». La priorità per Niko Cordioli è l’ospedale di Villafranca e lo diventerà ancora di più visto che la struttura sta per essere ultimata. «Ora va riempita di professionalità e contenuti per diventare un polo di eccellenza con ampie ricadute in termini occupazionale – spiega -. Altro grande obiettivo resta la Grezzanella.Se ci fosse stato un villafranchese in Regione sarebbe già stata completata e aperta. Invece non è ancora stata finanziato il secondo tratto dopo tanti anni. Bisogna mettere in campo iniziative anche per l’economia, sfruttando il vicino aeroporto, che deve essere una risorsa e non un impiccio, e le sinergie con gli altri comuni. Portando gente a Villafranca si rilancia il commercio e ci guadagnano tutti».