(di Marco Danieli) Verona Emergenza, il 118, è dotata di un elicottero, quello giallo che salva le vite. Quando c’è un incidente particolarmente grave, quando bisogna fare presto; quando succede una disgrazia in una zona impervia o particolarmente trafficata, l’elicottero di Verona Emergenza atterra dove c’è il ferito, lo preleva e in pochi minuti atterra sull’apposita piattaforma sul tetto dell’Ospedale di Borgo Trento. Quante volte lo abbiamo sentito passare sopra le nostre teste e abbiamo guardato in su pensando al ferito in pericolo di vita, da salvare ad ogni costo, ed a cosa sarebbe potuto accadere in assenza di quell’elicottero… Effettivamente in certe situazioni l’ambulanza, per quanto a sirene spiegate, stenta a muoversi nel traffico e perde tempo prezioso. Viene da pensare a questi giorni d’estate sul Lago, con la Gardesana che è tutta una coda, o dalle parti di Gardaland con l’ingorgo perpetuo. Qui l’elicottero fa la differenza.

Ma c’è un problema: l’elicottero di Verona Emergenza non vola quando c’è buio, di notte. Il che significa che d’inverno, quando le giornate sono più corte, per metà della giornata il servizio di elisoccorso non c’è. Le disgrazie però succedono anche di notte. Allora bisogna provvedere. Verona dovrebbe dotarsi di un elicottero attrezzato anche per il volo notturno.

Questa problematica è stata già presa in considerazione nel 2009, quando si discuteva di ricostruire l’elisuperficie dell’Ospedale di Borgo Trento, che costò 320.044 euro, di cui 292.794 concessi dalla Regione. Avevano assicurato che: “ L’elicottero del Suem 118, nel giro di qualche anno potrà alzarsi in volo anche con il buio, «cosa che adesso non può fare», metteva in chiaro il responsabile del Suem, Giovanni Cipollotti, «per problematiche di natura operativa, per il volo notturno sono obbligatori due piloti, ma siccome ciascun pilota non può effettuare più di 12 ore di servizio al giorno, il progetto è stato accantonato perchè bisognerebbe trovare un nuovo equipaggio. E in Veneto le piazzole abilitate per il volo notturno sono poche».

Alberto Bozza, allora presidente della seconda circoscrizione, aveva dichiarato: “mi rendo disponibile per un eventuale incontro, per mettere sul piatto la tutela dei residenti. Fuor di dubbio l’elisoccorso è un servizio importante, ma oltre alle esigenze dell’ospedale bisogna chiarire in quale contesto s’inserisce il servizio, se è urgente e necessario e, nel contempo, valutare le ricadute che esso può avere sui cittadini che abitano nei dintorni dell’ospedale». Tutto questo ben undici anni fa. Da allora, silenzio e nessun ampliamento del servizio.

Siamo nel 2020. Da più di un secolo con la luce elettrica, l’uomo ha superato la barriera del buio: la notte non è più un problema. Di notte l’uomo può svolgere le stesse attività che svolge di giorno. Certe metropoli ormai girano a pieno ritmo h24. Non è possibile che a Verona, nel bel mezzo di una delle aree più ricche e progredite del mondo, la vita umana sia ancora appesa al fatto che un elicottero non può volare di notte. Anche perché a Brescia ce l’hanno già. Anche se fa buio proprio come a Verona…