(di Marco Danieli) Covid: Verona – qui il nostro video – è la città italiana dove si registrano più contagi. Un fenomeno inaspettato, anche perché l’età media dei positivi è piuttosto bassa: 28 anni, cioè giovani, al contrario di quello che era accaduto nei mesi scorsi, dove il virus colpiva le classi d’età più attempate. Il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera Pietro Girardi conferma il dato ed anche che il caso veronese è all’attenzione del CNR.
Non sa dare subito una spiegazione precisa del perché questa recrudescenza si sta verificando proprio a Verona. Il Direttore Generale li riferisce sicuramente alla circolazione delle ultime varianti, molto più aggressive, come la variante Delta, ma anche a dei comportamenti sbagliati, com’è emerso dall’anamnesi dei soggetti colpiti. Per l’ 84% si tratta di persone non vaccinate oppure che avevano ricevuto una sola dose di vaccino. In ogni caso i contagi si sono verificati per aver ignorato le norme di sicurezza che si continuano raccomandare, ma che evidentemente, sull’onda dell’euforia del “liberi tutti” che sta passando a tutti i livelli per favorire il ritorno alla normalità ed ai consumi pre-Covid, molti non osservano più. «Ci siamo conquistati un po’ di libertà- ha osservato Girardi- dobbiamo cercare di mantenerla rispettando le regole, evitando gli assembramenti, continuando a usare la mascherina al chiuso e nn trascurando l’igiene delle mani».
A maggior ragione il vaccino rimane l’arma di elezione per battere il virus ed uscire una volta per tutte dalla pandemia. La campagna vaccinale non si ferma, la macchina continua a girare incessantemente e per facilitare ulteriormente l’accesso al vaccino oggi è stato aperto un altro punto-vaccini a Villa Monga.