A Gabriele Ferron la notizia “fa piangere il cuore“, ma la pandemia impone il suo calendario anche quest’autunno: così la 54.ma Fiera del Riso – il tradizionale appuntamento di Isola della Scala che corona un anno di lavoro nelle risaie di 24 Comuni della nostra provincia – salta per la seconda volta e viene riprogrammata per il 2022. Una decisione sofferta, dovuta alle normative sanitarie che restano stringenti col riaffacciarsi di una nuova ondata, ma che non mette a rischio la tenuta dell’ente Fiera di Isola della Scala che, anzi, conosce una stagione finanziaria molto positiva.

«Con l’ingresso della nostra fiera nell’Associazione italiana che raggruppa i principali espositori e quartieri fieristici del Paese – sottolinea Michele Gruppo, vicesindaco di Isola ed assessore alle Partecipate – siamo riusciti a garantire alla Fiera una dotazione finanziaria importante che ci permetterà di utilizzare questo periodo di forzata inattività come trampolino di lancio per una fiera del riso ancora più importante, aperta al mondo come chiedono i nostri produttori, capace di trainare e valorizzare tutto il nostro territorio».

Spiega l’AU della fiera, l’avvocato Michele Filippi: «Il team ha lavorato per portare ossigeno all’ente ottenendo più aiuti: dall’Europa a fondo perduto sono arrivati 782mila€ cui vanno aggiunti altri 207mila dai decreti ristori del Governo sempre a fondo perduto. A questo milione va aggiunto un finanziamento a tasso agevolato per 1,3 milioni€: tutte risorse a disposizione di una stagione di rilancio della fiera. Vogliamo creare un calendario fitto di appuntamenti per rilanciare i nostri eventi clou, coinvolgendo tutte le attività e le aziende locali».

A chiudere il “vuoto” della mancata rassegna 2021 saranno tre weekend a settembre nel cuore di Isola della Scala che coinvolgeranno i produttori e la ristorazione di tutti i 24 Comuni inseriti nella Denominazione e un grande convegno su agricoltura, energia ed ambiente che si terrà il 2 ottobre facendo convergere su Isola della Scala lo stato dell’arte dell’ “agro-ecologia”. Non a caso, negli ultimi dieci anni, gli ettari coltivati a biologico sono triplicati raggiungendo oggi più del 15% della superficie complessiva a riso nel Nordest (nel 2020 il Consorzio di tutela del riso vialone nano ha anche ricevuto la richiesta di adesione di produttori, oggi 30 in totale, e delle pilerie, oggi 10) e non va scordata la nuova stagione di investimenti che si apre nel territorio della Bassa con, ad esempio, la costruzione della più grande malteria italiana che sarà di volano e sostegno per tutta l’industria brassicola nazionale. Sempre per Covid slitterà al 2022 anche la Festa della Polenta del Comune di Vigasio.

«Significativo, soprattutto, è l’ingresso in AEFI che conferma l’interesse del settore fieristico nazionale per la nostra realtà e la nostra specializzazione produttiva – commenta Mirco Caliari, DG di Fiera di Isola – e che ci aiuterà nel dare un respiro internazionale alla Fiera del Riso».