Verona è al 22° posto fra tutte le province italiane per reati denunciati secondo la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia. Nel 2022 era al 26° posto.
La 1ª è Milano, seguita da Roma e Firenze.
La tendenza all’aumento delle denunce è nazionale. A Verona l’aumento nel 2023 rispetto al 2022 è del 3,8%. In percentuale: 3910 denunce ogni 100 mila abitanti, mentre l’anno prima erano state 3670/100 mila abitanti. In numeri assoluti nel 2023 ci sono state 36259 denunce contro le 34 mila dell’anno precedente. Di tutte queste il 46% si riferisce a reati consumati nel capoluogo. Il resto nel rimante territorio provinciale.
Facendo uno zoom sui singoli reati denunciati nella nostra provincia la maggior parte riguardano le rapine, per le quali Verona è 14ª; per i furti è15ª; per le associazioni a delinquere è 18ª e per le truffe ed i reati informatici è 21ª.
Verona. Più denunce, meno sicurezza
L’aumento delle denunce è legato statisticamente all’aumento dei reati, anche se non sempre questi vengono denunciati, a volte per la sensazione di chi li subisce che il più delle volte la denuncia non porta a nessun risultato e si risolve solo in una perdita di tempo. Tuttavia l’aumento che si registra rispetto al 2022 indica che sicuramente sono aumentati anche i reati, cosa che smentisce una volta per tutte coloro che continuavano a dire che Verona è una città sicura e che insicurezza dei cittadini era solo una sensazione. Tanto da essere arrivati a distinguere tra la sicurezza reale e quella percepita.
I dati del Sole 24 Ore invece confermano in comune sentire dei veronesi: la città e la provincia sono diventate meno sicure di quanto lo fossero una volta.
L’analisi del Sole 24 Ore mette in rapporto l’aumento delle denunce con il pre e post pandemia.
Molto più realistico metterlo in relazione con l’aumento dell’immigrazione, visto che proporzionalmente la maggior parte dei reati è commessa da stranieri.