Verona città metropolitana? dopo le dichiarazioni di ieri a Palazzo Barbieri, Roberto Luca Dall’Oca conferma e rilancia: «il tema delle Città Metropolitane e delle Province tocca questioni amministrative, economiche e di rappresentanza territoriale. Finora ho sempre letto questioni che sono tutte riconducibili ad interessi della città, maggiori contributi, maggiori assunzioni, ecc. Non ho mai letto questioni di carattere ampio e di ampia visione territoriale, per questo ritengo che la mia attenzione verso la conferma delle Province evidenzi una preoccupazione per il mantenimento di un sistema più vicino al territorio, che già conosce le criticità e le sue specificità e che, se messo nelle condizioni ideali, saprà dare le risposte adeguate come ha sempre fatto prima della riforma.

Le Province garantiscono un’organizzazione amministrativa radicata in realtà locali più piccole, lontane dal centralismo delle città metropolitane. In contesti come Verona, l’identità territoriale dei Comuni della provincia può rischiare di essere diluita in una città metropolitana.

Verona per la sua complessità e per lo sviluppo futuro ha già di che concentrarsi in termine di servizi, progetti e viabilità. Le città metropolitane oggi, in Italia, sono solo 14 e, fossero state la soluzione di tutti i problemi, probabilmente sarebbero molte di più, infatti credo che ogni azione vada contestualizzata rispetto al proprio territorio.

Dall’Oca: “Diamo alla Province uomini e risorse, sono un modello più efficiente”

Le Province, se messe di nuovo nella condizione di avere personale e risorse, possono essere più efficienti nella gestione di infrastrutture e servizi essenziali per aree rurali e periferiche, senza avere l’ansia da “risposte elettorali”.

E’ ora di fare chiarezza normativa – sottolinea ancora Roberto dall’Oca – , non si può, su tavoli diversi, un giorno dire che si confermano le Provincie e un giorno parlare di Città Metropolitane. È chiaro a tutti che una esclude l’altra. Quindi credo sia ora, una volta per tutte, di aprire un tavolo di confronto con i 98 Comuni per decidere se rafforzare le Città Metropolitane o rilanciare le Province con ruoli e risorse adeguate.

Non dimentichiamo che questa riorganizzazione amministrativa incide direttamente sulla nostra vita quotidiana e bisognerà analizzare se le Province o le Città Metropolitane rappresentano una scelta più efficiente in termini di costi-benefici nell’interesse di tutto il territorio e non solo della Città.

Ribadisco: serve una maggiore coerenza politica e amministrativa, sarebbe utile che la politica aprisse finalmente un tavolo di confronto, ascoltasse tutte le posizioni e agisse in modo chiaro e trasparente