Il 25 aprile a Verona è passato senza particolari tensioni.
Con alcune eccezioni, una delle quali evidenziata da Anna Bertaia, consigliere comunale della Lista Tosi che ha tenuto a rilevare come la ricorrenza a Verona sia stata una parata ideologica che ha tradito lo spirito della Liberazione.
Anna Beratia: “la giornata dovrebbe essere una giornata di memoria condivisa, di rispetto per chi ha lottato per la libertà e di riflessione sul valore dell’unità nazionale.
Purtroppo, a Verona, abbiamo assistito all’ennesima strumentalizzazione di questa ricorrenza: bandiere comuniste, vessilli dell’ex Jugoslavia titina, simboli che evocano regimi totalitari responsabili di crimini, persecuzioni, esodi e tragedie che hanno ferito profondamente il nostro popolo”.
“Sventolare la bandiera della Jugoslavia socialista durante una manifestazione del 25 aprile è un insulto alla memoria di migliaia di italiani infoibati, esiliati o costretti ad abbandonare le proprie terre. È una ferita aperta che nessuna retorica potrà mai cancellare.
Chi ha a cuore davvero la libertà e la democrazia – conclude- non può accettare che il 25 aprile si trasformi ogni anno in una parata ideologica di una sola parte politica. La Liberazione appartiene a tutti gli italiani, non ai nostalgici di una stagione che ha portato solo odio e divisione. E’ giusto difendere la memoria storica con equilibrio e verità, contro ogni tentativo di riscrivere la storia a senso unico.”
25 aprile occasione per protestare contro Netanyahu
Ma il 25 aprile per alcuni è stata anche l’occasione per protestare contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu. In piazza Bra, sede della celebrazione, attorno ai giardini sono stati affissi volantini con la sua foto con la scritta “Wanted for genocide against the palestinians”: ricercato per il genocidio dei palestinesi.