Valeria Rebasti, international market director di Volotea, ha annunciato le 6 nuove rotte dirette che finora non erano servite dall’aeroporto di Verona. Dal 21 marzo sarà attivo un volo nazionale: Verona-Comiso, 2 volte alla settimana. A questo s’aggiungeranno 5 voli internazionali: Verona-Madrid, Verona-Valencia, Verona Bordeaux, Verona-Copenhagen e Verona-Praga

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Tutte tratte che collegano Verona con città europee di grande prestigio e che porteranno traffico non solo in uscita, ma anche in entrata. Aumenterà quindi l’incoming di turisti per Verona e per tutto il suo territorio, con intuibile vantaggio per l’economia veronese. 

«Un importante momento di crescita per l’aeroporto – ha precisato Valeria Rebastiche aumenta del 24% la sua capacità, con 800 mila posti in vendita a Verona”.  E aggiunge: “Volotea inoltre ha deciso di basare un ulteriore aereo presso il Catullo. Saranno quindi 3 i vettori in forza stabile all’aeroporto. Il che significa che i posti di lavoro aumenteranno di una trentina di unità”. Attualmente i dipendenti della compagnia aerea spagnola a Verona sono una settantina. “Con questa operazione – ha aggiunto la dirigente di Volotea – diventeranno un centinaio”.

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Alessandra Bonetti, amministratore delegato della Valerio Catullo spa rivendica, dopo i momenti difficili di “molti anni fa”, la crescita costante che l’Aeroporto ha avuto negli ultimi 10 anni in termini di passeggeri e di risultati di bilancio che ha riavviato tutta una serie di investimenti molto importanti. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti fino adesso e anche molto ottimisti per il futuro. Abbiamo avviato il progetto di rifacimento del terminal, concepito anche in termini di sostenibilità ambientale, così da offrire ai passeggeri un aeroporto molto più bello esteticamente, più sostenibile e più efficiente in termini di sicurezza.

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Oggi con queste 6 nuove tratte – continua Bonetti – il nostro portafoglio si allarga, rispondono a una richiesta del territorio e otterremo in cambio un arrivo di passeggeri nel nostro bellissimo territorio. L’aumento di capitale è dovuto all’incremento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che perdura tutt’ora. Perciò abbiamo chiesto questa intenzione di fiducia ai soci che hanno votato all’unanimità l’aumento di capitale. La chiusura di questo rafforzamento patrimoniale sarà il 30 novembre.