Aumentato l’afflusso turistico sia a Verona che sul Lago del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complice il bel tempo, ma soprattutto il calendario che ha permesso al ‘Genio Pontieri’ dei vacanzieri di coordinare i giorni di vacanza fra un giorno festivo e l’altro, migliaia di visitatori si sono riversati fra il Garda e la città. Non occorrono dati ufficiali per leggere il trend in decisa crescita, bastava fare un giro in centro storico o cercare di raggiungere il paesi veronesi del lago per capire al volo quanto il nostro territorio attragga sempre di più il turismo.
Circa 5 mila visitatori sono andati in Arena, a migliaia hanno visitato la Casa di Giulietta, Castelvecchio, il Museo d’Arte Moderna e e quello archeologico del Teatro Romano.
E se la tendenza è questa già adesso, figuriamoci dopo la festa di Pentecoste che per il mondo germanico rappresenta l’inizio delle vacanze estive!
Soddisfatti gli operatori turistici.
Turismo. Il rovescio della medaglia
Ma c’è anche un rovescio della medaglia. Il traffico che sistematicamente ad ogni weekend, ad ogni ponte e nel periodo delle ferie paralizza i paesi del Lago rendendo a volte imposi ile la vita agli abitanti; l’inquinamento che ne consegue; la pacifica occupazione del centro da parte di decine di migliaia di turisti con i negozi che però restano vuoti sono aspetti che vanno valutati in una visione strategica di medio periodo.
Infine, come nel 2023, l’arrivo a Peschiera e Castelnuovo, non più solo in treno, ma anche in auto o con il Flixbus, di orde di ‘maranza’ che nei giorni di ‘ponte’, com’è accaduto nella spiaggia del ‘Campanello’ sono protagonisti di episodi di violenza, di risse e devastazioni che fanno scappare i turisti. I sindaci Davide Sandrini e Orietta Gaiulli sono molto contrariati e ritengono necessario un maggior impegno da parte delle autorità preposte all’ordine pubblico.