Giovani in movimento per cambiare il mondo: un sogno che diventa realtà a partire da se stessi. Lo ha mostrato ieri mattina la cerimonia di premiazione, nella sede di Fondazione Cariverona, degli undici studenti vincitori delle borse di studio del bando Giovani in movimento, promosso dalla Fondazione in collaborazione con Fondazione Intercultura. Destinate a giovani delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Verona e degli altri territori di riferimento della Fondazione, le borse permetteranno ai giovani selezionati di trascorrere l’anno scolastico 2025-2026 all’estero, ospitati da famiglie locali e accompagnati da volontari.
Da 70 anni Intercultura organizza programmi di studio per adolescenti delle scuole superiori con l’obiettivo di sviluppare un comune senso di cittadinanza globale. Il progetto nasce per offrire ai giovani un’occasione concreta di crescita attraverso il confronto con culture diverse. Dal 2019 a questa nuova opportunità Fondazione Cariverona (a questo link tutti i bandi che promuove) ha sostenuto la partenza di oltre 70 studenti, confermando l’impegno anche per il successivo anno scolastico 2026-2027.
Manfredi: i giovani motore del cambiamento
Ad accogliere gli studenti sono stati Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona, e Mariantonietta Denti Rodeschini, philanthropy advisor di Fondazione Intercultura, insieme ai volontari che hanno seguito gli studenti nelle diverse fasi del percorso di selezione e formazione. Si tratta di tappe fondamentali per aiutare i giovani e le loro famiglie a vivere con consapevolezza l’esperienza, dotandosi di strumenti preziosi per affrontare al meglio i mesi all’estero.
“Crediamo profondamente nei giovani e nella loro capacità di essere motore di cambiamento”, ha sottolineato Filippo Manfredi. “Per questo la creazione di opportunità concrete per la loro crescita personale e formativa è un impegno centrale per la Fondazione (a questo link sul nostro giornale i contributi messi a disposizione del territorio). Accompagnarli in esperienze come queste significa investire in loro come protagonisti, affinché possano acquisire competenze, visione e consapevolezza e contribuire con forza e responsabilità a costruire una società migliore. È una sfida educativa che sentiamo nostra, alla quale vogliamo continuare a dare valore e futuro”.
Per Roberto Ruffino, segretario generale di Fondazione Intercultura (a questo link i dettagli), “Le borse di studio di Fondazione Cariverona sono un contributo importante, non solo per i ragazzi che ne beneficiano allargando la loro visione del mondo e le loro future possibilità di carriera, ma anche per la scuola italiana che attraverso questi scambi allaccia rapporti e collaborazioni con le scuole di altri Paesi, internazionalizzandosi sempre di più”. La cerimonia di premiazione ha ospitato le testimonianze di due studenti che hanno trascorso un periodo all’estero con Intercultura grazie a una borsa di studio nata dalla collaborazione tra le Fondazioni: Miriam di Vicenza, partita per un programma annuale scolastico in Costarica (2022-2023) e Kushal di Verona, partito per le Filippine (2023-2024).
Gli 11 studenti premiati (4 dalla provincia di Verona, 3 di Vicenza e 2 di Belluno e Ancona) raggiungeranno nei prossimi mesi le loro destinazioni in Messico, Costa Rica, Ecuador, Uruguay, Honduras, Panama, Argentina, Brasile, Paraguay, Cina. Dalla provincia di Verona partiranno Roberto Mihai, studente iscritto all’Istituto Scolastico Artistico di Verona, che parteciperà a un programma scolastico annuale in Messico. Angelica, studentessa iscritta all’Istituto Scolastico Marie Curie di Garda, che parteciperà a un programma scolastico annuale in Costa Rica. E inoltre Linda, studentessa dell’Istituto Scolastico Montanari di Verona, che prenderà parte a un programma scolastico annuale in Cina e Dragos, studente dell’Istituto Scolastico Medi di Villafranca di Verona, che parteciperà a un programma scolastico annuale in Ecuador.
Secondo una ricerca Ipsos l’esperienza con Intercultura è ritenuta decisiva per la propria vita dal 68% di chi ha partecipato in passato. Partire con Intercultura quindi non è solo un soggiorno all’estero, ma un’esperienza che lascia il segno per tutta la vita. L’indagine di Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni, ha mostrato come l’impatto sia stato giudicato decisivo sulla propria identità, tanto da risultare per i volontari un ruolo chiave nel percorso di crescita personale.
Vivere e studiare all’estero con Intercultura permette di sviluppare competenze trasversali, fondamentali sia nella vita personale che in quella professionale. Il 58% ha scelto destinazioni non convenzionali tra cui l’Asia, l’America Latina e l’Africa, sviluppando un atteggiamento di apertura alla diversità culturale e alle competenze linguistiche: tutti parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese. Le soft skill ne escono rafforzate: il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi.
Un’esperienza decisiva, che lascia il segno
Sul piano personale, chi ha vissuto l’esperienza Intercultura denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equità. Infine il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti. Intercultura non è solo un viaggio, ma un investimento nel futuro di sé stessi e del mondo intero.
Intercultura ODV è un’Associazione di volontariato senza scopo di lucro. Iscritta al RUNTS e riconosciuta con decreto dal Presidente della Repubblica, è presente in 160 città italiane e in oltre 60 Paesi di tutti i continenti. L’Associazione organizza e finanzia, attraverso borse di studio, programmi di mobilità scolastica internazionale, laboratori per le classi e corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici, che coinvolgono ogni anno migliaia di studenti, famiglie, scuole e volontari di tutto il mondo.
Fondazione Intercultura Ets opera per favorire una cultura del dialogo e dello scambio interculturale tra i giovani attraverso un ricco programma di borse di studio per giovani meritevoli e poco abbienti e ricerche, convegni, progetti nell’ambito dell’educazione interculturale e alla cittadinanza globale attiva. Sostiene l’internazionalizzazione della scuola italiana fornendo esempi di buone pratiche e incontri di formazione: è ente accreditato per la formazione del personale della scuola con Decreto del MIUR. I Ministeri dell’Istruzione e degli Affari Esteri aderiscono alla Fondazione e ne sostengono le attività.