1733235541893

La dottoressa Elisa Dalla Benetta, medico di famiglia a Zimella, comune del Basso Veronese, si è dimessa dall’incarico. Troppa burocrazia, troppo stress. Una situazione che mette a disagio molti camici bianchi, anche ospedalieri, che rinunciano all’incarico a causa del ‘burnout’, cioè dell’esaurimento psicofisico dovuto allo stress.

Un fenomeno che aggrava la situazione già critica della mancanza di medici. In particolare quelli di medicina generale. “Oggi – nota la consigliera regionale veronese Anna Maria Bigon- sono 354 le zone carenti nella provincia di Verona”.

Sburocratizzare il lavoro dei medici

bigon 3

“La Regione deve intervenire investendo in supporto amministrativo per togliere lavoro burocratico ai medici di famiglia, ma anche agli ospedalieri – chiede la Bigon che è anche  vicepresidente della Commissione Sanità – Figure ormai totalmente assorbite dagli adempimenti, obbligate a compilare documenti col risultato che il loro lavoro, ovvero curare le persone, diventa praticamente impossibile.

A maggior ragione di fronte a numeri di utenza enormi determinati da organici ridotti all’osso. Bisogna formare nuovo personale amministrativo, che non manca di certo. E portare in discussione la legge sulla specializzazione universitaria, per rendere più attrattiva la professione”.

“Nel caso della dottoressa Dalla Benetta – conclude Bigon – c’è inoltre l’aggravante del fatto che si tratta di un medico che collaborava con le mamme No-Pfas. Quindi, la sua rinuncia forzata può rappresentare una perdita anche sul fronte della salute collettiva in una zona colpita da questo epocale e gravissimo inquinamento”.