( o.a.)Quello del 3° mandato dei governatori doveva essere un caso chiuso. Ma tanta è stata l’insistenza della Lega per dare a Zaia la possibilità di ricandidarsi alla presidenza del Veneto, non per la 3ª ma per la 4ª volta, che non si era arresa nemmeno davanti alla sentenza della Corte Costituzionale che lo aveva dichiarato inammissibile. Così, per il quieto vivere, Fdi aveva acconsentito a che venisse riproposto in Parlamento. Sostanzialmente una norma di legge ad personam per Zaia. L’emendamento, con 1° firmatario il veronese Paolo Tosato, è però stato respinto dalla Commissione Affari Costituzionali al Senato con 15 voti contrari contro 5 favorevoli, mettendo una pietra tombale sulla vicenda.

No al 3° mandato. Malumore tra i leghisti ‘zaiani’
Adesso, saltata una volta per tutte la possibilità per Zaia di restare alla guida del Vento, al centrodestra non rimane che scegliere il candidato attorno al quale fare la squadra per vincere ancora una volta le lezioni regionali. Soddisfazione in Forza Italia che s’era sempre dichiarata contraria al 3° mandato. Malumore tra i leghisti di “fede zaiana” che adesso si devono rassegnare definitivamente.