Travaglio in acqua, stanze private, spazio per i fratellini

La gravidanza e il parto sono i migliori momenti nella vita di una donna e di un uomo. Per questo motivo l’Ostetricia Aoui si trasforma per far vivere alle donne la dimensione naturale di questo evento, fornendo nel contempo l’eccellenza clinica del centro di riferimento non solo regionale. L’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento, con le sue 11 sale parto e i suoi 45 posti letto di degenza, continua ad essere il Punto nascita importante per la provincia veronese con i suoi oltre 2.000 parti l’anno. A seguire le future mamme ci pensano medici, infermieri e soprattutto le 70 ostetriche del Dipartimento Materno Infantile.

Travaglio in acqua

Sono quattro i nuovi servizi dell’Odb attivi da domani: la vasca per il travaglio in acqua, lo Spazio famiglie per i fratellini con orario continuato (16.30-20), sarà possibile usufruire di una stanza privata a pagamento per la degenza. Dal 21 luglio, invece, partiranno le prenotazioni per l’ambulatorio BRO, gravidanze a basso rischio ostetrico con intero percorso completamente gratuito. Questi servizi vengono garantiti dal Dipartimento Materno Infantile, diretto dal prof Massimo Franchi, che comprende Ginecologia e Ostetricia primario Franchi e Ginecologia e Ostetricia A, primario dott Valentino Bergamini.

Ambulatorio Gravidanza a basso rischio ostetrico/BRO. Quando la gravidanza si presenta fisiologica, la gestante viene seguita gratuitamente dalle ostetriche in tutte le fasi dei nove mesi senza dover ricorrere al medico. Il Ministero della Salute ha elaborato le linee guida per “l’assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze BRO”, la Regione Veneto ha attivato un tavolo regionale a cui ha preso parte anche il prof Franchi per la stesura di protocolli operativi.

La presa in carico della partoriente avviene attraverso una prima valutazione ostetrica, della durata di circa un’ora. Nella stessa giornata, la donna viene visitata anche dal ginecologo, che verifica la presenza dei requisiti clinici per l’inserimento nel percorso di gravidanza a basso rischio ostetrico (Bro). In caso di esito positivo, la futura mamma viene ammessa al programma. Se la gravidanza si mantiene a basso rischio fino al termine, il percorso prevede cinque ulteriori accessi. In ciascuno di essi, l’ostetrica effettua le valutazioni previste dal protocollo e produce le impegnative necessarie. Qualora emergano fattori di rischio, l’ostetrica provvede tempestivamente a programmare e prescrivere una visita di controllo con il ginecologo. Sono compresi nel percorso anche la presa in carico per il parto e il controllo post-partum, garantendo così continuità assistenziale fino alla nascita.

Vasca travaglio in acqua. La donna che esprime la volontà di utilizzare l’immersione in acqua per il travaglio viene accompagnata nella stanza dove si trovano la vasca con serpentina che mantiene costante la temperatura a 37 gradi, il materasso componibile utilizzabile anche per il parto, le peanut ball e la fitball, lo sgabello olandese fornito di liana per facilitare le spinte o i movimenti della donna. Sono tutte attrezzature che garantiscono un maggior comfort della partoriente e il contenimento del dolore durante il travaglio, come avviene nella vasca. Il travaglio in acqua si è dimostrato sicuro e efficace per ridurre la percezione del dolore, il ricorso alla parto analgesia, la durata della dilatazione e dà un maggior grado di soddisfazione della mamma. 

spazio famiglie da sx biancotto agazzi marchiori merlini zanon bravi padovani mamma marta con nicole franchi

I criteri per l’ammissione al servizio Bro sono: una diagnosi di travaglio Bro, mobilità materna autonoma, assenza di patologie infettive nella mamma trasmissibili tramite fluidi organici e di patologie cutanee. Sono escluse dall’utilizzo le partorienti a cui è stata somministrata l’epidurale o anestesia spinale, e quelle con tampone da Covid-19 positivo o in corso. Il medico valuterà poi caso per caso qualora si verifichino situazioni borderline come per esempio un precedente taglio cesareo. 

Stanza a pagamento. Sono state disposte 4 stanze doppie ad uso singolo per la mamma gestante e l’eventuale accompagnatore. E’ una opzione di sistemazione alberghiera in più che viene offerta alle mamme per la prima volta da quando esiste il nuovo Ospedale della Donna e del Bambino. Il costo è di 150 euro a notte per la singola e 200 se c’è l’accompagnatore. Si tratta di una opzione volontaria per le pazienti che lo desiderano al posto della degenza in reparto. 

Spazio famiglie. Dalle gestanti è stata avanzata la richiesta di poter vedere gli altri figli e i familiari durante il ricovero. Finora molte mamme si allontanano dal reparto per scendere nell’atrio per poter passare un po’ di tempo con i fratellini e le sorelline dei loro futuri bimbi. Da questa necessità è nato lo “Spazio famiglie”: un salottino al terzo piano del pad. 30 ristrutturato e dedicato all’incontro in sicurezza dei bambini e le loro mamme ricoverate, rispettando la privacy delle altre degenti in stanza di ricovero. Solo alcune accortezze vengono indicate: i bambini accompagnati da un adulto e igienizzarsi frequentemente le mani. Lo spazio sarà aperto con orario continuato dalle 16.30 alle 20. Resta invariato l’orario per le visite in stanza di degenza, per una sola persona dalle 12 alle 22.

Alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi servizi erano presenti: Callisto Marco Bravi direttore generale AOUI, dott.ssa Giovanna Ghirlanda direttore Direzione Medica Ospedaliera, prof Massimo Franchi direttore Dipartimento Materno Infantile, dott.ssa Gloria Agazzi dirigente medico Direzione Medica Ospedaliera, Rosaria Zanon ostetrica dirigente del servizio Materno infantile Punto nascita e le caposala ostetriche Maria Grazia Marchiori (ambulatorio BRO), Desirée Merlini (sale parto), Sonia Padovani (degenze Ostetricia). Presenta anche la signora Marta Finotto con la piccola Nicole, paziente che ha avuto una gravidanza a basso rischio seguita nell’ambulatorio Aoui.

Bravi: “Questi servizi rappresentano il paradigma del nuovo ospedale con le ostetriche che si riappropriano del proprio mestiere, sganciate da i medici quando non c’è nessun rischio clinico. La centralità dell’ostetrica nei confronti della gestante è importante perché rappresentano un punto di riferimento importante e empatico con le donne. Non dimentichiamo che le ostetriche possono anche prescrivere esami. Oltre alla valorizzazione del personale sanitario, questi nuovi servizi assolvono ad un’altra importante funzione: la centralità della paziente che viene seguita in ogni fase, senza perdite di tempo in un percorso facilitato per ogni esigenza”.

Franchi: “Grazie alla nostra Azienda, apriamo finalmente l’ambulatorio a Basso rischio ostetrico, con la possibilità per una donna di essere seguita da un’ostetrica fin dall’inizio della gravidanza, che è la figura professionale più adatta. L’ostetrica nasce per aiutare la donna a trovare le proprie capacità. Prima si occupava solo dei parti, oggi segue le gravidanze in collaborazione con il medico. È stato un lungo processo regionale, iniziato 10 anni fa, di cui sono stato referente tecnico. Finalmente lo apriamo anche qui a Verona. Oggi inauguriamo anche un’area della sala parto con la vasca per il travaglio in acqua, la sedia per il parto – entrambe dotate di liana – e tanti altri strumenti che possono rendere il parto più confortevole. Grande novità è lo “Spazio famiglie” in reparto, dove le mamme possono godere della compagnia dei loro cari, con i fratellini o le sorelline. Infine, sono attivate anche le stanze a pagamento, ad uso singolo oppure allestite per ospitare il proprio partner per il tempo necessario”.

Ghirlanda: “Una volta, quando il parto era un evento familiare, le ostetriche andavano nelle case a seguire il parto fisiologico, che era anche una nascita sociale perché il papà del bambino lo accoglieva nella sua camicia. Negli anni tutto questo è diventato una questione medica. L’esperienza che abbiamo intrapreso in Aoui ha invece l’obiettivo di riportare la gravidanza alla sua dimensione fisiologica quando non ci sono rischi clinici. La caratteristica naturale del parto si realizza affidandolo nelle mani dell’ostetrica, che ha un rapporto privilegiato con la donna. Ci auguriamo una crescente adesione, con l’obiettivo anche di ridurre i cesarei e rendere le gravidanze il più possibile naturali”. 

Zanon: “Il BRO è un progetto di portata regionale, partito nel 2015 per strutturare un percorso di presa in carico della gravidanza a basso rischio a completa gestione ostetrica. Il progetto inizialmente era affidato a 3 Usl Rovigo, Treviso e Bassano, è stata poi esteso a tutte le aziende sanitarie, visti gli esiti molto positivi. Dopo un intenso percorso di formazione delle ostetriche anche in Aoui parte l’ambulatorio BRO. Tutto ciò porta un importante cambiamento culturale, professionale e assistenziale che valorizza la professionista ostetrica e i tutti i professionisti sanitari che incidono sul percorso. La donna avrà una garanzia ulteriore in termini di salute e benessere, per sé e il bambino, che si riversa su tutta la comunità”.

Mamma Marta Finotto: “Ho toccato con mano la professionalità delle ostetriche qui a Borgo Trento durante i percorsi di accompagnamento alla nascita in entrambe le mie gravidanze. Ho potuto notare da subito che c’era un’alta professionalità ma soprattutto molta empatia. Grazie ad entrambi i parti ne ho conosciute molte sentendomi sempre ascoltata. Ritengo che questi nuovi servizi siano una grande opportunità per una futura mamma non solo durante il parto, ma anche nella fase ambulatoriale. Hanno davvero una grande esperienza da donare”.