Soave e la Valtramigna, territorio di rara bellezza ma fragile sul fronte idraulico, beneficeranno di un nuovo intervento da 600 mila euro stanziato dalla Regione Veneto. L’obiettivo è mettere in sicurezza aree storicamente esposte al rischio di allagamenti, dal borgo murato alle frazioni collinari.
Negli ultimi decenni la zona ha dovuto fare i conti con episodi anche gravi: dalle alluvioni del 2010 e 2012, che colpirono duramente il centro storico, fino agli allagamenti più circoscritti degli ultimi anni. L’evento più recente risale al maggio 2024, quando l’acqua invase alcune aree di Costeggiola, il quartiere San Matteo e le zone collinari del Poggio e delle Cengelle.
Su questi ultimi due quartieri il Comune era già intervenuto, nel luglio 2024, con la posa di nuove reti di raccolta e scolo delle acque, infrastrutture che hanno dato prova di efficacia prevenendo nuovi allagamenti nonostante le precipitazioni intense dell’ultimo anno.
Argini e corsi d’acqua sotto controllo
Le attenzioni ora si concentrano su Costeggiola e sul quartiere San Matteo. Per quest’ultimo, è arrivata la notizia di un finanziamento regionale di 87 mila euro per la ricostruzione degli argini del torrente Tramignola, corso d’acqua che in passato ha ceduto e straripato, riversando le proprie acque verso le aree più basse della valle.
«Il problema del Tramignola è che, se si rompe a monte, scarica verso San Matteo attraversando i campi di Costeggiola», ha spiegato il sindaco Matteo Pressi.
Il bacino di S. Lorenzo e la protezione dell’autostrada
Un ulteriore capitolo dell’investimento, pari a 500 mila euro, riguarda il bacino di S. Lorenzo, cassa di espansione del fiume Tramigna realizzata dalla Regione dopo l’alluvione del 2010. L’opera ha finora garantito la protezione del centro storico, anche durante eventi meteorologici più intensi di quelli di 15 anni fa.
Il nuovo stanziamento servirà a realizzare un argine di separazione tra il bacino e l’autostrada A4. «Attualmente, oltre un certo livello di riempimento, il bacino allaga l’autostrada. In caso di emergenza abbiamo bisogno che la viabilità rimanga libera, per consentire ai soccorsi di raggiungere Soave rapidamente», ha precisato Pressi.
Prevenzione e cambiamenti climatici
Il primo cittadino ha sottolineato come il territorio sia sempre più esposto a precipitazioni intense e concentrate: «Gli investimenti per la sicurezza idraulica o si fanno ora, o si faranno dopo, quando sarà troppo tardi. Non è allarmismo: i dati scientifici parlano chiaro. Dobbiamo adattare il territorio ai cambiamenti climatici per governare il fenomeno, non subirlo».
Il sindaco ha infine ringraziato la Regione per l’impegno, ricordando che a questi fondi si aggiungono i 130 mila euro stanziati dai ministri Giorgetti e Salvini nelle scorse settimane per la progettazione di opere di difesa idraulica a Costeggiola e nel capoluogo.
