Polemica sul senatore veronese di FdI Matteo Gelmetti che ha accusato la segretaria del Pd Elly Schlein di danneggiare l’Italia dichiarando che “le spiagge sono vuote” perché  “in Italia perché è tutto più caro e ci sono pochi servizi”.  Parole amplificate e riprese da diversi giornali stranieri che hanno offerto la scusa perfetta a qualche turista indeciso per disdire la vacanza nel nostro Paese.

Gelmetti ha interpretato tale dichiarazione come un atto di “antitalianità”, dimostrato non solo sul turismo, ma su tanti altri temi. Quindi, precisando però che la sua era una provocazione ironica, ha proposto di ritirare alla Schlein il passaporto italiano. «Tranquilla, Elly: ti resterà quello svizzero o quello statunitense, così potrai raccontare ai tuoi connazionali d’adozione quanto “non” valga la pena venire in Italia… mentre noi continueremo ad accogliere milioni di turisti che, al contrario di te, la amano e la rispettano. L’Italia merita di essere promossa, non denigrata. E se qualcuno non riesce proprio a parlarne bene, almeno che lo faccia… da cittadino di un’altra nazione».

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Il Pd non l’ha presa bene. Antonio Misiani, senatore Pd e responsabile Economia nella segreteria Pd è subito intervenuto indifesa della sua segretaria.

“Il senatore Gelmetti chieda scusa: le sue parole contro Elly Schlein sono inaccettabili e indegne di un rappresentante delle istituzioni e ricordano più i metodi del Ventennio che quelli di una democrazia europea. Minacciare di ritirare il passaporto a un’opponente politica per aver espresso dati reali sulla situazione del turismo raccogliendo le preoccupazioni di molti operatori del settore e’ la misura del degrado a cui e’ arrivata la destra al governo”. 

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Elly Schlein

“Il senatore di Fratelli d’Italia finge di non vedere che quest’estate in molte localita’ balneari italiane le presenze sono calate, che il potere d’acquisto delle famiglie si e’ ridotto, che i prezzi sono in molti casi ormai inaccessibili».
«L’Italia – prosegue – non si rilancia con la propaganda e le minacce di sapore fascistoide, ma con politiche serie».

La controreplica di Gelmetti: «La mia era una provocazione ironica per prendere in giro la Schlein. Ma loro, essendo privi d’ironia, non capiscono».