A Verona sta prendendo forma un nuovo modello di politiche giovanili: non più interventi calati dall’alto, ma progetti costruiti sul campo, a partire dai bisogni reali dei ragazzi. Con iniziative come Spazio Link, Generalab ed Educativa di Strada, l’amministrazione comunale ha scelto di rimettere al centro le relazioni, la fiducia e i luoghi di aggregazione.
Negli ultimi tre anni, infatti, il Comune ha intrapreso un percorso volto a restituire ai giovani spazi di socialità, opportunità di crescita e occasioni di protagonismo attivo. L’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo sottolinea la svolta intrapresa: «Abbiamo deciso di tornare a investire concretamente sui giovani, i loro spazi e la cura delle relazioni. È una scommessa che non porta risultati immediati, ma che permette di ricucire i legami all’interno delle comunità. Luoghi come Link e Generalab mostrano chiaramente la sete di aggregazione che hanno i ragazzi e non solo».
Sulla stessa linea l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni: «Il lavoro educativo parte dall’ingaggiare i giovani nei loro spazi quotidiani, ricostruendo rapporti di fiducia spesso logorati o mai nati. Le attività sociali già attivate stanno producendo effetti tangibili: il numero crescente di ragazzi che partecipano ne è la prova più evidente».
Spazio Link, il laboratorio di Borgo Roma
Aperto nel febbraio 2024 in via Benedetti, Spazio Link è oggi un punto di riferimento per i giovani tra i 16 e i 30 anni. Qui si incontrano band musicali che utilizzano le sale prove (più di 25 complessi registrati), studenti che partecipano a laboratori e attività sportive, gruppi che organizzano eventi o semplicemente cercano un luogo di confronto.
L’educatore Davide Briani, della cooperativa Energie Sociali, racconta:
«Abbiamo costruito un ambiente dinamico, come una start-up, sviluppato insieme ai ragazzi. Non solo sale prove e tornei, ma anche laboratori, attività di orientamento e progetti europei. Inoltre partecipiamo al tavolo di Borgo Roma, dove diverse realtà – parrocchie, scuole, associazioni – collaborano per iniziative comuni».
Generalab, creatività e comunità in via Lussino
All’interno delle case Agec di via Lussino trova spazio Generalab, gestito dall’Associazione Nissa. È un centro aperto che lavora con adolescenti, soprattutto di seconda generazione, proponendo attività come parkour, danza, laboratori artistici e progetti sociali.
«Abbiamo scelto un approccio di prossimità – spiega Teresa, referente dell’area giovani –. Non ci sono iscrizioni o barriere: i ragazzi trovano uno spazio libero, accessibile e accogliente. Dal murales collettivo agli eventi teatrali, dai laboratori di sartoria ai corsi di italiano, il percorso è fatto di relazioni quotidiane che crescono insieme al quartiere».
Educativa di Strada, la presenza nei luoghi dei ragazzi
Il terzo pilastro è il progetto Educativa di Strada, coordinato dal Gruppo Abele e gestito dalle cooperative L’Albero, Codess e C.S.A., che operano nei quartieri di Borgo Roma e San Michele. Gli educatori incontrano i ragazzi direttamente nei parchi, nei cortili e nei luoghi di ritrovo, costruendo relazioni autentiche.
«Il nostro ruolo – spiega Silvia Cracco della cooperativa L’Albero – è essere adulti di riferimento, diversi da famiglia o scuola. Attraverso il gioco e il dialogo accompagniamo i ragazzi nei loro percorsi, valorizzando potenzialità e desideri».
Anche la Circoscrizione 5^ è chiamata a fare la sua parte. Il consigliere Davide Cremoni invita il presidente Dilara a rilanciare il ruolo delle Commissioni Giovani e Sicurezza, spesso poco attive:
«Non bastano soluzioni repressive. I ragazzi non vanno allontanati, ma ascoltati e coinvolti. Serve un vero dialogo tra istituzioni, famiglie e associazioni, perché il lavoro educativo non può essere lasciato solo alle realtà di quartiere».
