(di Francesca Romana Riello) La violenza di genere non è una notizia lontana: continua a bussare alle porte delle città, anche quando non se ne parla abbastanza. I dati del Fondo delle Nazioni Unite per la Donna raccontano una verità difficile: una donna su tre, nel mondo, subisce maltrattamenti dentro casa. Numeri che non sorprendono più, purtroppo.

I dati e quella paura che resta tra le mura di casa

Nel primo semestre 2025, secondo l’Istat, quasi il 40 per cento delle vittime in Italia ha subito violenza fisica. La psicologica segue a ruota, sopra il 33 per cento. Il punto è che tutto questo avviene soprattutto dentro le relazioni: partner, ex partner, familiari. È lì che la violenza trova spazio, spesso in silenzio.

Ed è da qui che Verona parte, confermando anche per il 2025 lo slogan “Riguarda anche te”: un messaggio diretto, pensato soprattutto per gli uomini, perché “la violenza è subita dalle donne, ma è un problema degli uomini”. Una frase semplice che però non permette scorciatoie.

Lo Spazio di Ascolto N.A.V., dove gli uomini devono guardarsi allo specchio

Tra le politiche più concrete del Comune c’è lo Spazio di Ascolto N.A.V.: un luogo che non si limita a “intervenire dopo”, ma prova a lavorare prima, quando i comportamenti iniziano a diventare pericolosi.

Il servizio offre colloqui individuali, gruppi di auto mutuo aiuto, ascolto telefonico. Fa parte della Rete Veneta dedicata agli uomini autori di violenza. E ricordarlo non significa giustificare: significa assumersi la responsabilità di cambiare davvero ciò che genera il danno.

Un quadro internazionale sul tema è disponibile tramite UNIFEM

Violenza di genere. Il 25 novembre tra scuole, incontri e storie che pesano

Quest’anno il programma entra nelle scuole e nelle università, dove la prevenzione può diventare abitudine quotidiana. Si parte alle 10, all’Università di Verona, con la lezione di Elena Musiani sul movimento politico delle donne.

Alle 11, al Liceo Artistico, arriva “Intrecci di speranza”, una mostra nata dalle mani degli studenti e da quelle di alcune artigiane.

Nel pomeriggio, al Polo Santa Marta, si parla di adolescenza e violenza, in una tavola rotonda che mette insieme psicologi, docenti e giovani.

Alle 17 la Biblioteca Civica ospita la presentazione di Pietre bianche.

La giornata si chiude con due spettacoli: Isolina e le altre al Teatro Camploy e Malamore al Teatro David.

Il programma completo, che prosegue fino al 5 dicembre, è disponibile sul sito del Comune di Verona.