Tosi però non è d’accordo.

(di Francesca Romana Riello). In Corso Porta Nuova i lavori stanno ridisegnando gli spazi del Corso con la realizzazione di nuovi marciapiedi e banchine bus, separati dallo storico marciapiede centrale. Le fermate risultano ora più funzionali e accessibili, consentendo una salita e discesa dai mezzi pubblici senza ostacoli, anche per chi ha difficoltà motorie.

Contestualmente sono state create due piste ciclabili monodirezionali, una per senso di marcia, posizionate ai lati della carreggiata. I percorsi ciclabili sono ora fisicamente separati dagli spazi pedonali, mentre i due ampi lati storici del marciapiede vengono destinati esclusivamente al transito a piedi, migliorando anche l’accesso a piazza Bra.

Corso Porta Nuova, accessibilità e sicurezza

Corso Porta Nuova, accessibilità e sicurezza: pedoni e ciclisti finalmente separati

L’intervento consente una riorganizzazione complessiva della mobilità lungo il Corso, con maggiore sicurezza agli incroci e in prossimità delle fermate del trasporto pubblico. L’opera ha un costo di 1 milione e 400 mila euro, finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed è realizzata da Simico, Società Infrastrutture Milano Cortina 2026.

La riqualificazione ha comportato anche una riduzione dei posti auto lungo Corso Porta Nuova. Per attenuarne l’impatto, il Comune ha attivato una convenzione con il parcheggio Arena di Saba, che prevede una tariffa agevolata di 2 euro l’ora per le prime due ore per clienti e utenti delle attività commerciali e professionali della zona. Una misura illustrata ai commercianti con una lettera informativa inviata il 24 luglio 2025.

Corso Porta Nuova, accessibilità e sicurezza: pedoni e ciclisti finalmente separati

 Lo stato di avanzamento dei lavori è stato verificato con un sopralluogo della Commissione consiliare congiunta Terza e Quarta, presieduta dal consigliere comunale Michele Bresaola. Presenti l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, il project manager di Simico Paolo Zecchinelli, l’ingegnera Anna Rossi e i componenti delle commissioni.

«È un’opera che migliora concretamente l’accessibilità della città , ha dichiarato l’assessore Ferrari, separando in modo chiaro i flussi pedonali e ciclabili e rendendo più accessibile il trasporto pubblico».

Zecchinelli ha ribadito che «il primo obiettivo è il miglioramento dell’accessibilità per le persone con disabilità», mentre Bresaola ha sottolineato come i lavori rientrino in un percorso più ampio di coordinamento tra il PEBA comunale e gli interventi Simico per una mobilità più ordinata e sicura.

Tosi. Ma così si manda il traffico in tilt

 “Chiudere Corso Porta Nuova alle auto prima di Piazza Pradaval è una scelta assurda, significa non conoscere la città, l’Abc della viabilità, significa mandare in tilt il traffico e creare il caos. Significa ingolfare ancora di più piazza Cittadella, via del Minatore e le zone limitrofe. E se ci può stare per la durata delle Olimpiadi, non ha alcun senso rendere la scelta definitiva. Tommasi e il fidato assessore Ferrari continuano la loro crociata ideologica contro le auto, quindi contro i cittadini che devono spostarsi per esigenze di lavoro o familiari”.

Lo afferma l’europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi, circa la scelta dell’amministrazione Tommasi di pedonalizzare l’ultimo tratto di Corso Porta Nuova, quello che va verso Piazza Bra. 

tosi
Flavio Tosi

“E’ chiaro –  continua Tosi – che i Giochi sono solo un pretesto. Dietro c’è un preciso schema ideologico, pseudo-ambientalista, che confligge pesantemente con il senso pratico e le necessità dei veronesi. Peraltro dirottando le auto sulle vie limitrofe, non solo ingolfi quelle strade, ma crei ancora più inquinamento, alla faccia della vera causa ambientale”.  

“Non puoi calare dall’alto scelte che impattato così fortemente sulla vita dei cittadini. Corso Porta Nuova è uno snodo fondamentale di Verona; e la gente si sposta in auto perché magari per lavoro deve attraversare la città e prima accompagnare i figli a scuola, il tutto in tempi contingentati. Non tutti possono andare a piedi, coi mezzi pubblici o in bici. Un buon amministratore deve tenere conto del principio di realtà ed essere pragmatico, non fare come Ferrari che vorrebbe obbligare i cittadini a seguire i suoi personali convincimenti”