Peggiorano gli stili di vita: cibi ultraprocessati e alcol
Facciamo più sport, ma mangiamo peggio, bevono di più rischioso e non rinunciano al fumo. Lo rivela il Rapporto Osservasalute su dati del 2023 pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute con sede presso l’Università Cattolica di Roma
Sono 21 milioni gli italiani che hanno fatto sport, di cui il 28,3% in modo continuativo. Soprattutto i giovani a partire dai 15 anni. E questo è il dato positivo, compensato negativamente dal fatto che si mangia sempre peggio.
La cucina italiana è stata riconosciuta patrimonio universale dell’umanità dall’Unesco, il che significa soprattutto dieta Mediterranea. Ma gli italiani si stanno americanizzando e consumano sempre più cibi pronti e ultra-processati, che fanno male. Solo il 18,5% mangia in modo tradizionale, in particolare nelle Marche (25,1%), nel Lazio (24,7%) e in Liguria(24,5%).
Il consumo di alcol legato al vino quando si mangia viene sostituito da un modo di bere nel week-end a base di birra e superalcolici, lontano dai pasti. Molti usano ubriacarsi. Fenomeno chiamato binge drinking, che interessa il 7,8%.
E se 20 anni gli italiani stavano smettendo di fumare oggi 10 milioni contornano a farlo con 2,5 milioni che si sono messi a fumare la sigaretta elettronica.
Questi stili di vita sbagliati hanno una conseguenza negativa sulla salute pubblica con una ricaduta anche sulla spesa sanitaria per curare le patologie derivanti da errati stili di vita: malattie cardiovascolari, diabete, tumori ecc.
