(Simone Vesentini*)  L’altro giorno, passando davanti alla Casa di Giulietta, ho visto una folla di turisti concentrata nel cortile. Selfie rapidi, bigliettini appesi, un tocco alla statua e via. Tutto in meno di cinque minuti. Che peccato. Perché l’amore tra Giulietta e Romeo non è solo un’attrazione da visitare, ma una chiave per scoprire Verona in modo più autentico e profondo. Un’occasione straordinaria per ripensare il nostro modello turistico.

C’è una Verona da vivere con lentezza: un tramonto a Castel San Pietro, una passeggiata lungo l’Adige, una cena in un’osteria storica. Emozioni che lasciano il segno, se il tempo lo consente.

verona 2584764 1280

Ma il punto è anche economico. La Casa di Giulietta è il secondo sito culturale più visitato del Veneto, con oltre 600.000 ingressi annui (dato pre-pandemico, ora in ripresa). Tuttavia, la permanenza media dei turisti in città è solo 1,5 notti: troppa fretta, poco valore per la città. È qui che emerge un dato importante: nel mondo Romeo e Giulietta sono conosciuti più del nome “Verona”. Il mito ha superato la geografia. 

Il 78% dei turisti arriva a Verona per la leggenda dei due giovani amanti

Secondo uno studio di Visit Verona, il 78% dei visitatori internazionali arriva proprio per questa storia d’amore. Un capitale simbolico enorme, spesso sottoutilizzato. 

verona 1486498 1280

Da qui una proposta: trasformare il Balcone di Giulietta in un vero centro di relazione con il visitatore, con l’ingresso legato a un “Club degli Innamorati di Verona”, un circuito internazionale aggiornato su eventi, iniziative, ricorrenze.

Un modo per creare connessioni durature e incentivare un turismo di ritorno, più consapevole e partecipato. L’amore, inoltre, è un tema ad alta capacità di spesa. Il turismo romantico, tra matrimoni, anniversari, viaggi di coppia, è uno dei segmenti più promettenti. Altre destinazioni lo hanno capito. La città con la sua storia e il mito di Shakespeare, ha carte ancora più forti.

Eppure, davanti a tanti turisti, pochissimi comprendono davvero Verona e lasciano poco alla comunità. Forse è questo il futuro da costruire: non più visite frettolose ma esperienze vere. Non in minuti, ma in momenti da ricordare e condividere. L’amore – come quello di Giulietta e Romeo – è universale, immortale e generativo, se lo sappiamo coltivare. E anche l’amore per Verona merita più tempo.

*responsabile Fiepet Confesercenti Verona