(di Carlo Rossi) “Castelnuovo del Garda si sveglia dopo decenni di silenzio: il centro del paese, cuore pulsante di mille storie, starebbe per cambiare volto!” Tra vecchi edifici, storie di podestà e ortaglie spianate per creare Piazza dell’Impero, la cittadina veronese, fino al 1970 Castelnuovo Veronese, si prepara a un restyling storico-culturale che vedra’ coinvolte una parte di via Mrarconi e il rifacimento completo di Piazza degli Alpini, sede del municipio. Tra porfidi in via Marconi e iniziative della giunta Sandrini, i cittadini attendono di vedere il centro tornare a vivere. Sembra poco ma e’ alto il valore simbolico. si riparte.
Nel 1927 Castelnuovo del Garda visse una trasformazione urbanistica con la costruzione della statale 11, voluta da Mussolini e Ciano, e i platani lungo la strada per mitigare l’abbaglio del sole. Questo accadde durante il podestato del generale Filippo Zamboni. Il centro iniziò a riconfigurarsi. Fino al 1940 la piazza principale era Piazza Angelini, spazio dinanzi alla filiale dell’allora Banca Popolare mutua di Verona che vi prese sede nel 1933. Con la proclamazione dell’ impero nel 1939 e l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, venne il momento di costruire una Piazza celebrativa intitolata all’avvio dell’Impero mussoliniano, dedicata alla sua nascita avvenuta nel 1936. Fu così che venne denominata Piazza dell”Impero . Intorno a Piazza dell’Impero, cuore del paese negli anni trenta, si trovavano la caserma dei Carabinieri, la pesa pubblica, le scuole elementari, l’officina di Luigi Canestrini e prima l’abitazione degli ortolani Martinelli, coltivatori della grande ortaglia poi spianata per creare Piazza dell’Impero. Allora la piazza principale era Piazza Angelini di fronte all’attuale sede della Banca Popolare. Così, siamo nel 1940 podestà il cav. Giuseppe Arrighi, il centro iniziò a riconfigurarsi
Nel 1940 Piazza dell’Impero consolidò il suo ruolo centrale con l’edificazione del nuovo Municipio e il pennone alto 33 metri fatto del ferro dei cannoni della Grande Guerra. Durante il fascismo furono costruiti la Casa del Fascio e l’arengario, e il sabato fascista vedeva la Gioventù Italiana del Littorio impegnata in esercizi ginnici e turni di guardia. Dopo la liberazione del 1945 e i bombardamenti dell’inverno 1944, il centro cambiò funzioni, perdendo le connotazioni ideologiche.
Oggi il capoluogo ha come piazza principale Piazza della Libertà, cuore culturale e sede della biblioteca e anche unico parcheggio gratuito di Castelnuovo del Garda. La prima giunta Bernardi espressione dell’alleanza CDC – PD, introdusse porfidi in via Marconi, in un tratto dell’antica Mantova–Tirolo, mentre la giunta Sandrini, punta a sviluppare la storia e rendere il centro vivibile nonostaante il progresivo abbandono delle caratteristiche iniziative commerciali. Il ventennale della Casa dei Cittadini, di cui fa parte il sindaco Sandrini, nel 2026, potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di vita per il centro di Castelnuovo del Garda, uno spazio di identità, memoria e partecipazione per il futuro di tutti?
