(o.a.) La domanda ce la siamo posta tutti: com’è potuta accadere una tragedia come quella di Castel d’Azzano? Subito prevalgono lo stupore, il dolore e la rabbia. Poi si cerca una risposta.
Chi sono i responsabili? Tipi strani, a detta del paese. Non volevano farsi vedere da nessuno e lavoravano solo di notte. Non in discoteca. Nei campi. Ognuno è libero di lavorare quando vuole, ma se dei contadini che invece di andare nei campi al cantar del gallo ci vanno quando cala l’oscurità, in loro ci dev’essere oggettivamente qualcosa che non va.
Anche perché andando in giro in trattore di notte a luci spente qualche anno fa uno dei tre fratelli aveva causato un incidente che era costato la vita a un uomo. Incidente che è stato la causa remota del tracollo economico che ha portato via via al sequestro e alla messa all’asta del casolare, causa prossima della tragedia.
A sentire i compaesani non avevano tutte le rotelle a posto. Un giudizio duro, ruvido, ma come si dice “Vox populi, vox dei”. Un parere diffuso e confermato quando un anno fa avevano aperto il gas e minacciato di far saltare tutto quando s’era presentato l’ufficiale giudiziario. E la casa, in effetti, era stata venduta. Ma quando il nuovo proprietario s’è presentato, sembra lo abbiano cacciato minacciandolo con un’accetta.
Una tragedia annunciata, ma con indizi chiari
Tutti precedenti rivelatori che sono stati colti dai paesani, ma forse non con la necessaria risoluzione da chi aveva il potere di intervenire. L’amministrazione ha fatto sapere che i servizi sociali avevano contattato inutilmente i tre fratelli e che più di così non potevano fare. In paese non manca chi oggi segnala una certa sottovalutazione. Un riferimento non casuale: e in effetti quando i tre agricoltori si sono cosparsi di benzina o hanno minacciato di far saltare tutto con la bombola del gas, nessuno ha pensato a un Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Ma se non si ricorre in questi casi al TSO, l’unico strumento a disposizione di un’amministrazione locale (a questo link i dettagli sul provvedimento e che cosa comporta) per mettere in condizioni di non nuocere una persona affetta da malattia mentale – ma anche per difendere la società messa in pericolo – cosa rimane per tutelare la comunità?
