Protesta per le promesse mancate dell’amministrazione
Il presidente della Fondazione Bentegodi Giorgio Pasetto ha rasserenato le dimissioni questa mattina durante l’audizione presso la Commissione Controllo del Comune di Verona. Lo stesso ha fatto anche il suo Vice Francesco Todeschini. Pasetto aveva lamentato la mancanza di considerazione nei confronti dell’ente a fronte di promesse mai mantenute dall’amministrazione Tommasi. Una critica che è giunta inaspettata, visto che Pasetto fa parte ella maggioranza di centrosinistra del sindaco.
Alle sue dichiarazioni ha risposto il consigliere di Traguardi Pietro Trincanato con toni che hanno irritatomi presidente della Bentegodi che non ha pensato minuto a dimettersi dalla carica.

«Un fatto mai visto prima. Un primato per Tommasi e la sua giunta» osserva Paolo Rossi consigliere di Verona Domani che aggiunge:
«Il quinquennio Tommasi sta finendo e l’incapacità di questa amministrazione è testimoniata direttamente dai vertici scelti dallo stesso Sindaco che preferiscono dimettersi piuttosto di rimare in sella continuando ad incassare sconsolanti dinieghi ad ogni richiesta. Di contro, i soldi, per discutibilissime iniziative ideologiche non mancano mai. Al Presidente Pasetto va la mia solidarietà per quanto fatto a titolo gratuito presso una della fondazioni più importanti per lo sport ed i giovani della nostra città».

“È un fatto politico di enorme rilievo – dichiara Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega e deputato europeo– non solo perché la Fondazione Bentegodi è una realtà centrale per lo sport veronese e per migliaia di famiglie, ma perché certifica una rottura evidente all’interno della stessa maggioranza. Una maggioranza che litiga e si scarica addosso responsabilità mentre le strutture cadono a pezzi è una maggioranza che non governa”.
“Le dimissioni del presidente Pasetto sono l’ennesima prova dell’incapacità amministrativa della giunta e delle divisioni interne che la paralizzano. È inaccettabile che un amministratore di una fondazione comunale debba arrivare a un gesto così netto per essere ascoltato. Al di là delle divisioni interne, il Comune ha messo nero su bianco che non sa nemmeno gestire l’ordinaria amministrazione”.

Marco Padovani, deputato di Fratelli d’Italia: «Quando le criticità vengono denunciate non dall’opposizione, ma direttamente da figure nominate dallo stesso sindaco, significa che il problema è più profondo: Verona sta pagando una gestione confusa, divisa e incapace di garantire stabilità agli enti che rappresentano la storia e il cuore della nostra comunità sportiva.»
«Mentre questa amministrazione continua a inciampare in conflitti interni e scelte contraddittorie, la città resta ferma. E Verona non può permetterselo.»
