A quarantott’ore dal recesso, Cattolica perde in Borsa più del 3,7%

Entro il 24 settembre prossimo i soci di Cattolica Assicurazioni hanno il diritto di chiedere il recesso dalla Compagnia scaligera – a seguito della delibera assembleare che autorizza la trasformazione in società per azioni col contemporaneo ingresso delle Generali nel capitale con una quota del 24,4% al prezzo stabilito di € 5,47 per azione. La data di trasformazione in Spa è fissata al 1 aprile 2021. Per esercitare questo diritto, i Soci che intendono non diventare azionisti di Cattolica Spa debbono rivolgersi alla propria banca, o ad una Sim autorizzata, e comunicare la propria decisione e il numero delle azioni che si intendono riscattare. Qui Casa Cattolica spiega come fare.

Nel frattempo in Borsa il titolo oggi ha perso terreno, chiudendo a € 4,9 per azione, ben lontano dal massimo registrato a gennaio a 7,53€ /azione; nell’ultimo anno il calo è stato del 38,29% e ad oggi recedere vorrebbe dire incassare giovedì oltre l’11% sul valore odierno del titolo (ovviamente, per capire se ci si guadagna davvero bisogna tornare al valore d’acquisto del titolo…).

Il trend ribassista dura da un po’ complice anche il clima più generale della Borsa: lo strumento – sottolineano gli analisti – ha fatto meglio del mercato. Di certo, una tendenza del genere suscita molta attenzione sulle prossime evoluzioni della guerra interna fra i soci della compagnia scaligera.

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