(di Bernardo Pasquali). Chissà quanti di noi l’avranno pensato durante una cena in qualche ristorante rinomato: “mamma che buono questo sugo…se potessi me ne porterei a casa un vaso!”. Detto, fatto. Dal 2019 questo desiderio si è avverato ed è stato reso possibile dalla genialità e dalla mente visionaria di due professionisti veronesi che hanno deciso di racchiudere nel vetro il talento e la creatività di grandi chef italiani.

Morgan Babsìa e Mattia Cinacchi si sono conosciuti nel 2009. Il primo, di origine milanese aveva un’attività nel settore del digitale che, in quel periodo, era in completa e inarrestabile trasformazione, Mattia invece un ottimo fotografo e videoproducer con in testa la mappatura fotografica delle più importanti opere d’arte italiane. Attratti dal talento reciproco, decidono di iniziare un percorso professionale assieme; in particolare raccontare e comunicare con un approccio innovativo e fuori dagli schemi la realtà delle aziende. Morgan aveva in mente un format nuovo da sottoporre al mondo degli chef e gourmet italiani che fino a quel tempo non era ancora partito: si chiamava My Chef TV e, già nel 2009, era strutturato per raccontare la cucina per immagini e video accattivanti. 

Giancarlo Perbellini, il nostro primo cliente

“Il nostro primo cliente è stato Giancarlo Perbellini – afferma Morgan Babsìa – e la sua disponibilità a insegnarci di tutto e di più su questo mondo ci permise di imparare moltissimo e di affinare le nostre strategie comunicative e professionali”.
Oggi la società Aromi di Morgan e Mattia, si divide in due filoni; quello produttivo e quello degli accounters consulenziali. In tutto sono 35 persone che vi lavorano, con progetti in tutta Italia e all’estero. Gambero Rosso li ha inseriti tra le prime tre migliori agenzie italiane di consulenza nel settore food & beverage. 

BONVERRE
Alcuni vasi di Bonverre

Con Bonverre nasce un nuovo modo di proporre la cucina gourmet

Tra le varie attività, ecco arrivare Bonverre, una delle più geniali iniziative gourmet degli ultimi anni in Italia. 
“Tutto nasce da un progetto di vasocottura che stavamo svolgendo per un importante pasticcere italiano – continua Morgan – una tecnica affascinante che mi incuriosì parecchio; inoltre l’idea si concretizzò durante una visita in Sardegna, sull’Isola di San Pietro. Rimasi attratto dalla storia e dalla cultura degli abitanti tabarkini e, in particolare, da alcune loro ricette di sughi affascinanti ma introvabili oltre i confini dell’isola”.  Tra queste ricette la famosa Aggiadda, il sugo acido tipico della cultura tabarkina. 
“Fu un’illuminazione e decisi che, invece di lavorare i dolci in vasocottura, forse era meglio cercare di intrappolare nel vetro le eccellenze salate provenienti dalle migliori ricette italiane. Nacque così l’idea di ricreare i primi due preparati, l’aggiadda appunto, e successivamente un’altra ricetta prodotta dal Ristorante da Vittorio, sempre di Carloforte, famoso per il suo nero, ottenuto con condimento a base di nero di seppia, scampi, tonno e pesto che da 40 anni accompagna i celebri spaghetti della cucina dello chef Luca Poma”.  

“Dopo i due condimenti sardi, nel 2020, in piena pandemia, abbiamo deciso di avanzare il progetto con nuove ricette e arrivarono il ragù alla bolognese prodotto dai ragazzi del ristorante Oltre di Bologna e il ragù di cortile dello chef veronese Diego Rossi. Dal 2020 abbiamo iniziato a lavorare con qualche retailer fino ad arrivare nel 2021 a 60 punti vendita, mentre oggi, ne contiamo 150 in tutta Italia”.

Bonverre evoluzione di un successo imprenditoriale

Bonverre è un progetto in continua evoluzione che punta ai piatti pronti e all’utilizzo dei preparati come elemento attorno a cui far esplodere la propria creatività in cucina. Arriveranno nuovi sughi e condimenti, le zuppe e i brodi e infine un bellissimo progetto di oli provenienti da piccole e rare cultivar italiane in purezza. Il progetto Bonverre ha fatturato nel 2022 250.000€ e il break even si raggiungerà con l’aumento di altri 50 punti vendita, fino a 200. L’ultima edizione di Pitti Taste a Firenze ha decretato il successo di questo bellissimo progetto che, in un certo senso, rappresenta una piccola grande rivoluzione che porta veramente a casa l’anima e il talento degli chef italiani e delle loro ricette più iconiche.