Caso Unicoge, i sindaci veronesi: abbiamo difeso gli interessi delle nostre comunità

(di Marco Danieli) Il Tribunale di Verona ha disposto l’archiviazione del procedimento per le quote Uni.Co.G.E. L’indagine a carico di 46 amministratori pubblici era stata aperta dopo l’esposto del sindaco di Lonigo del 2019. Coinvolti nella vicenda, oltre ai primi cittadini di Verona, Cologna Veneta e San Bonifacio, i consiglieri comunali di maggioranza che, nei rispettivi enti, tra il 2018 e il 2019, approvarono le delibere del nuovo assetto societario di Uni.Co.Ge, società di luce e gas dell’est veronese, per mantenerne il controllo pubblico, dal momento che quattro dei Comuni fondatori avevano deciso di cedere le proprie quote. Tale documento è stato approvato dal Consiglio comunale di Verona il 20 dicembre 2018.

Oggi, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, ma nella veste di sindaco di Cologna Veneta, e il primo cittadino di San Bonifacio Giampaolo Provoli, qui l’intervista, si sono presentati sulla scalinata di Palazzo Barbieri assieme al sindaco di Verona Federico Sboarina per definire la loro posizione politica. rispetto ad una vicenda amministrativa iniziata alcuni mesi fa che riguarda la distribuzione di gas ed e l’energia elettrica nell’est veronese e che aveva portato all’apertura di una vertenza con il comune di Lonigo. I comuni di San Bonifacio e Cologna Veneta avevano intrapreso un percorso di partnership con la veronese Agsm, fondando una newco, Agsm Energia est veronese, che avrebbe dovuto acquisire quote dell’Unicoge, la multiutility fornitrice di energia di quell’area. L’operazione venne bloccata dal comune di Lonigo, socio di Unicode, con un ricorso al Tar.

“Si tratta di un’operazione di aggregazione importante – precisa Scalzotto –, che consente una serie di vantaggi per le comunità coinvolte. Uni.Co.Ge era una piccola Agsm per i nostri territori e, da parte nostra, vi era solo la volontà di garantirle un futuro, scegliendo di rafforzarla facendo squadra con i veronesi. Una visione corretta, orientata solo a difendere il bene pubblico delle nostre comunità”.

Sarà interessante vedere nei prossimi mesi quale influenza potrà avere sulla vicenda la fusione fra la vicentina Aim e la veronese Agsm che sarà operativa dal primo gennaio 2021 e se magari la  neonata Muven riuscirà ad incorporare tutte queste piccole società come Unicoge.

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