(di Marco Danieli) Questa mattina, qui la nostra intervista, presso la mensa dell’area Galtarossa, l’assessore alla pianificazione urbanistica  Ilaria Segala, il sindaco Federico Sboarina e l’Amministratore di Eo Magis Srl Andrea Pernigo, proprietario di una parte dell’area, hanno presentato il progetto di riqualificazione della Variante 29 ed esposto le nuove modalità per riconsegnare nelle mani dei cittadini le zone dismesse di Verona.

Quattro bandi specifici che partiranno dal 17 Novembre e dureranno fino a Natale. Periodo durante il quale privati, imprenditori, ma anche enti pubblici, che possiedono aree in stato di abbandono, possono presentare delle proposte a riguardo.

Il primo bando riguarda le piccole e grandi strutture che necessitano di tornare in attività, il secondo tratta di tutti quei capannoni che andrebbero demoliti per ripristinare le aree verdi. Il terzo bando prevede invece il riutilizzo temporaneo di una struttura, uno strumento che la Regione Veneto ha pianificato da 3 a 5 anni, ovvero l’impiego immediato di una struttura per un uso diverso dalla funzione originale. L’ultimo bando invece riguarda i cittadini. I veronesi infatti potranno segnalare il disagio sociale, ambientale o di sicurezza della città al fine di costruire una vera propria mappa del degrado che sarà necessaria per accedere ai benefici della Variante 29.

Ilaria Segala ha commentato:“Siamo in un luogo simbolo della rigenerazione della città, le ex-officine Galtarossa. Oggi vogliamo annunciare i quattro bandi della Variante 29, al fine che privati o enti diano il loro interesse alle aree da recuperare della città. Questa è la prima variante che analizza esclusivamente la città esistente, perché è su quella che dobbiamo concentrare la nostra visione. A Verona sono stimate superfici di aree dismesse o degradate per circa 3 milioni e mezzo di metri quadrati, è qui che vogliamo intervenire con il contributo di privati e enti pubblici. Ma anche i cittadini hanno un ruolo fondamentale, perchè possono segnalare la presenza su tutto il territorio di aree da recuperare da un punto di vista sociale, del degrado e della sicurezza. Per agevolare il processo di rigenerazione urbana nel suo complesso, abbiamo previsto una serie di agevolazioni in fase di istruttoria, dal cambio di destinazione d’uso al passaggio dei crediti edilizi su aree diverse da quelle segnalate. E’ una nuova filosofia di pianificare la città, che tiene conto di una serie di indicatori a cominciare da quegli elementi che riteniamo fondamentali e qualificanti per il territorio e per i suoi abitant”

Ex Officine Galtarossa. Si tratta di un’area di 20 mila metri quadrati, di cui 18 mila i coperti, distribuiti su sei edifici alcuni dei quali già riqualificati e in uso. L’attenzione della proprietà, la società EO-Magis, si concentra ora sulla palazzina adibita a suo tempo a mensa e spazi accessori per tutti i dipendenti delle Officine Galtarossa. I professionisti incaricati stanno predisponendo lo studio di fattibilità, l’idea è quella di creare uno spazio dedicato al lavoro flessibile, coinvolgendo altri attori del panorama cittadino.

Federico Sboarina ha aggiunto:“Dal punto di vista politico questa è la Variante Sboarina, la variante di questa amministrazione che vuole disegnare il futuro della città e che recupera le zone dismesse per non consumare nuovo suolo. Oggi presentiamo 4 bandi per ridisegnare un nuovo ciclo urbano della città.”