(di Claudio Beccalossi) L’evento “Due popoli. Due Stati. Un destino” su Israele e Palestina, tenuto a Milano venerdì 6 giugno presso il Teatro “Franco Parenti”, ha voluto distinguersi dalla mega manifestazione pro Palestina e Gaza, in piazza San Giovanni a Roma, apertamente anti-israeliana, voluta da Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e Cgil.

Gli organizzatori (Italia Viva con Matteo Renzi, Azione con Carlo Calenda, +Europa con Benedetto Della Vedova, Sinistra per Israele con Emanuele Fiano, alternatisi negli interventi), oltre ad aver condannato la ferocia di Ḥamās anche contro il proprio popolo, hanno voluto ribadire l’irrimandabile necessità di far di tutto perché possano coesistere palestinesi ed israeliani, in due Stati fianco a fianco, nella pace e nel rispetto reciproci. Per questo nel teatro c’è stato uno sventolio delle bandiere israeliana e palestinese unite in una, soprattutto quando è salita sul palco per raccontare la sua drammatica vicenda Aviva Siegel, ex ostaggio di Ḥamās. Rapita assieme al marito Keith il 7 ottobre 2023 dal Kibbutz Kfar Aza e rilasciata il 26 novembre successivo, in uno scambio di prigionieri. Keith, invece, è stato liberato il 1° febbraio 2025, dopo ben 484 giorni di durissima prigionia.

L’appuntamento con sostenitori e pacifisti ha visto la partecipazione di vari big della politica e dell’informazione, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, l’europarlamentare Giorgio Gori, Piero Fassino, Marianna Madia, Lia Quartapelle (tutti del Pd, “dissenzienti” della piazza romana), Maria Elena Boschi, Davide Faraone, Ivan Scalfarotto (Italia Viva), Ettore Rosato (Azione), il direttore del tg di La7, Enrico Mentana ecc.

Calenda. Del 3° mandato non m’interessa
Concluso il raduno, “L’Adige” s’è soffermato brevemente con Carlo Calenda, contestato all’esterno del teatro da attivisti pro Israele di Free4Future con striscione e volantini contro sue posizioni.
– Prossimamente ci saranno le elezioni regionali in Veneto. Lei cosa pronostica in proposito, quale sarà la vostra posizione?
«Non sappiamo nemmeno se ci sarà un terzo mandato. Cosa pronostico? Pronostico che non ci capisco niente. Si figuri un cittadino veneto».
– È ciò che molti si stanno domandando…
«E pure io. A me del terzo mandato non frega niente, basta che uno decida e poi si fanno le elezioni. Tra l’altro alle elezioni regionali, badate bene, l’affluenza crolla perché non ci va più nessuno a votare. Allora bisogna stare molto attenti. Io credo che questo nodo vada sciolto. Adesso l’hanno riaperto ma quando vogliamo chiuderlo? Di che parliamo? Io che ne so?»