Cgil e Uil in piazza per la sicurezza sul lavoro e l’equità fiscale

Manifestazione sindacale di Cgil e Uil stamattina in piazza Cittadella per la sicurezza sul lavoro e l’equità fiscale. Dall’inizio dell’anno in Italia ci sono già stati 119 morti sul lavoro. Nel corso del 2023 in Veneto sono avvenuti 101 incidenti nei quali sono morti altrettanti lavoratori nello svolgimento delle loro mansioni. 12 in meno rispetto al 2022, ma sempre troppi. Maglia nera Verona con 32 decessi. Di qui l’impegno dei sindacati che chiedono un maggior impegno da parte del governo sulla sicurezza sul lavoro.

Giuseppe Bozzini, coordinatore territoriale della provincia di Verona della Uil: “Il nostro obiettivo è avere 0 morti sul lavoro ed è per questo che siamo qui, per sensibilizzare l’opinione pubblica. Strano paese l’Italia: ci sono bellissime leggi sulla sicurezza nel lavoro, ma poi il Parlamento vota leggi che prevedono il massimo ribasso negli appalti.E’ così che le imprese assumono persone nonin regola ed è così che succedono gli incidenti. Questo non deve più avvenire”.

“Bisogna cambiare modello di sviluppo- afferma Francesca Tornieri, segretario provinciale della Cgil. Dall’ultimo sciopero che abbiamo fatto nei mesi scorsi non è cambiato nulla e gli interventi del governo non vanno certo nella direzione che chiedevamo. La patente a crediti non è la patente a punti. La vita delle persone non può valere 15 punti”.

Per quel che riguarda invece l’altro punto della manifestazione, l’equità fiscale, la sindacalista della Cgil osserva che “la delega fiscale va a violare i criteri di proporzionalità sanciti dalla Costituzione ed è necessario quindi bloccare il percorso verso la flat tax e chiediamo che vengano istituiti dei tavoli di confronto con i lavoratori e i pensionati”.

“Tutti dovrebbero concorrere a pagare le tasse in modo progressivo,- ricorda Giuseppe Bozzini- affinché chi più ha più paghi. Invece nel nostro paese c’è un’inaccettabile evasione fiscale e mancano i controlli. Noi chiediamo più equità ed uno sviluppo controllato. La nostra società sta invecchiando. Infutura avremo sempre più bisogno di risorse da destinare alla sanità ed all’assistenza sociale.E quindi è necessario che lo stato abbia sempre più risorse, che possono venire solo dalla leva fiscale”.

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